Oggi per la nostra
rubrica del rewind facciamo un bel tuffo nel passato arrivando nel 1993 quando
uscì Lezioni di piano. Il film scritto e diretto da Jane Campion, ebbe fin da
subito moltissimi riconoscimenti e premi, come la Palma d’oro al Festival di
Cannes, Golden Clobe e ben tre Premi Oscar!
La trama si snoda
all’incirca a cavallo del 1800, e vede protagonista una giovane donna scozzese,
Ada, rimasta muta dall’età di sei anni per motivi sconosciuti anche a lei
stessa. Sempre al suo fianco c’è la figlia, Flora, con la quale si imbarca e si
dirige fino alla Nuova Zelanda per sposare uno sconosciuto e ricco possidente
terriero. Arrivate a destinazione con tutti i bagagli, tra di essi spicca il
pianoforte, con il quale Ada da sempre comunica, e riesce ad instaurare un
contatto con il mondo circostante. Fin dal primo momento in cui incontra il suo
“nuovo” marito, Alisdair Stewart, il loro approccio non è dei più rosei.
L’impaccio e le
impressioni iniziali vengono rafforzate e trasformate per Ada in rabbia, si vede costretta a dover lasciare il suo
adorato piano sulla spiaggia per via della sua mole e delle poche risorse a
disposizione del marito per poter soddisfare il suo desiderio di portarlo con
loro.
Sull’isola insieme a
loro vive anche un altro uomo inglese, George Baines, che ha scelto di legarsi
in modo più profondo e selvaggio alle popolazioni native del posto, spesso
contrastato e giudicato per questa sua scelta. Quando Baines fa la conoscenza
di Ada si sente subito attratto da lei e riesce a farsi dare il permesso da
Alisdair per andare a prendere il piano e portarlo nella sua abitazione. Quando
Ada viene a sapere che il suo piano è ormai proprietà di un burbero qualunque
va su tutte le furie e accetta un compromesso pur di riavvicinarsi al suo strumento.
Accetta di suonare e dare delle lezioni di pianoforte a George.
Già dai primi incontri
tra i due si instaura uno strano rapporto, George infatti la lascia suonare
liberamente e ogni volta che soddisferà il suo bisogno di averla li e di
suonare per lui, per contraccambiare, sommerà e le “restituirà”di volta in volta un
tasto fino alla completa restituzione del piano. Questo patto tra di loro si fa
sempre più profondo e anche le richieste di George diventano più esplicite fino
ad arrivare alla loro unione e la successiva nascita di sentimenti.
Ada subisce un
notevole cambiamento e questo lo notano tutti, anche la figlia che per caso
assiste a degli scambi d’effusioni tra sua madre e George. In un momento di
rabbia e gelosia la bambina rivela tutto ad Alisdair. Il quale sembra essere
inizialmente sorpreso e comprensivo, non potendo mai veramente comunicare con
sua moglie pensa di poterla obbligare ad amarlo col tempo, fin quando non
scopre che Ada stava facendo recapitare al suo amato George un tasto del
pianoforte che lei stessa aveva inciso con una frase.
L’uomo che si sente
tradito e confuso doppiamente dal profondo dell’essere, si lascia guidare dalla
follia cieca di un attimo, con la quale riesce con estrema ferocia a tagliare
un dito ad Ada, sapendo di ferirla non solo nel corpo, mutilandola, ma anche
nell’animo, non permettendole di poter suonare più il suo adorato piano con il
quale lei interagiva. In seguito a questo avvenimento Ada si trasforma
diventando il fantasma di se stessa e ciò porta a far capire ad Alisdair quanto
quell’amore nato in clandestinità fosse vero e grande. Capisce che per poterla
salvare da un destino certo deve lasciarla libera di andare via con George. Durante
il viaggio di ritorno, in mare, Ada cerca disperatamente di gettare il piano
in mare, con uno stratagemma fa in modo di rimanervi impigliata e cola a picco
con lo strumento. In quello stesso istante quando si trova nelle profondità
marine circondata dal silenzio capisce quanto in realtà la sua voglia di vivere
sia maggiore di qualsiasi altra cosa. La storia si conclude con la ripresa di
Ada a suonare grazie all’ausilio di una protesi di metallo e il suo nuovo
approccio alla vita con la riscoperta delle parole e del parlare.
Gi attori che hanno
prestato il volto a questi personaggi, rendendo e regalando davvero delle
grandi interpretazioni sono Holly Hunter(Ada) Premio Oscar per attrice protagonista,
Harvey Keitel(George), Anna Paquin(Flora) Premio Oscar per attrice non
protagonista e Sam Neill(Alisdair). Grande spessore e
merito ha in questa pellicola anche la colonna sonora costituita da brani per
pianoforte, opere del compositore Micheal Nyman.
Avete presente quei
capolavori che ogni tanto sfuggono? Ecco, questo film è esattamente questo. Ci
era sfuggito, e grazie ad un sapiente consiglio, abbiamo finalmente potuto metterci comode e
godere di una piccola perla di vent’anni fa!
Un film raffinato e
suggestivo, capace di esplorare l’animo e i sentimenti dello spettatore mentre
ci si ritrova immersi in un ambiente lontano e totalmente selvaggio.
Interpretazioni reali e capaci di coinvolgere e catturare anche solo con le
pause e i silenzi significativi e di un certo spessore!
Una di quelle storie
che fatte con l’anima parlano direttamente con l’anima stessa, il
pianoforte e la comunicazione che si
instaura con esso è sublime, l’essenza del linguaggio per eccellenza, quello
dello spirito. Una comunicazione che non cessa di esistere li dove le parole
non arrivano, anzi si amplifica li dove arrivano le note e la musica. Se tra di voi ci sono
amanti o persone che hanno apprezzato romanzi come Cime Tempestose di Bronte,
non potrete che adorare quasi allo stesso modo questa storia, piena di poesia e
di romanticismo che vanno in contrasto con l’ambientazione e i comportamenti
mutevoli dei personaggi.
Inquadrature
poetiche, malinconiche e struggenti che
contribuiscono a rendere il tutto molto forte, con un impatto emotivo di
altissimo livello. Ve lo consigliamo…guardatelo col cuore in mano, assaporatelo
nota dopo nota.
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