Se vi dicessimo la parola squalo a cosa pensereste? Si beh sicuramente
evoca in chiunque di voi una reazione, che sia poi legata a film, leggende,
storie, cronaca, libri o quant’altro è più che normale!
Ma oggi proprio con questa parola introduciamo il film di Kimble Rendall
che vedremo nelle nostre sale a partire dal 5 settembre: Shark 3D! Dal titolo intuirete il tema più o meno fondante sul quale verterà gran
parte della storia e il modo in cui verrà presentato! La storia si sviluppa in
Australia, più precisamente in una tranquilla e normale località balneare. Inizia
tutto in un supermercato dove mentre sta avvenendo una rapina improvvisamente i
protagonisti e gli altri clienti del supermercato vengono investiti da una tremenda
onda anomala provocata da un violento tsunami che in pochi istanti sommerge
gran parte della cittadina. La grande massa d’acqua mette in serio pericolo gli
abitanti e coloro che si trovano nel supermercato cercano in tutti i modi di
non essere sommersi e restare vivi. I sopravvissuti tentano di uscire dal pantano di acqua, sporcizia,
detriti che la devastante onda ha portato cercando di arrampicarsi sugli
scaffali ma si accorgono bene presto di non essere i soli!
Ciò che si presenta ai loro occhi è un pericolo ben più grande dei
detriti, dei crolli, dei cavi elettrici esposti a pochi centimetri
dall’acqua…infatti a movimentare il momento traumatico ci sono alcuni grandi
squali bianchi che trascinati dalla epocale mareata cominciano a seminare il
panico attaccando qualunque cosa che si muove, scena che ovviamente si ripete
in modo tragico anche nel parcheggio! Questo misto di horror e thriller ospita
interpreti provenienti da diversi ambiti ed esperienze, da Xavier Samuel a
Phoebe Tonkin, Sharni Vinsion, Julian McMahon, Alice Parkinson, Alex Russel e
Lincoln Lewis, insomma una grande varietà!
Dunque come potete ben vedere ci risiamo, si perché ci troviamo
nuovamente davanti ad una pellicola dove la trama si regge completamente sul terrore
folle verso gli squali e sulla gestione più o meno dignitosa dell’essere umano
di fronte a queste situazioni estreme.
Questo film arriva praticamente alla fine dell’estate 2012 dove come
anche negli anni precedenti di notizie di cronaca sugli squali ce ne sono
arrivate a decine, una su tutte la più “fresca” se così la si vuole nominare è
quella dell’attacco avvenuto in Sud Africa ad un inglese il 2 settembre, dal
quale ne è uscito vivo ma con serie ferite e mutilazioni. Ed è proprio con notizie come queste o anche più cruente che spesso
questi film fanno la loro “fortuna” ricostruendo scene probabili o meno e
facendo gioco sul panico, terrore e anche perverso fascino che questi animali
provocano nel pubblico. Dopo decenni il mito che la figura dello squalo si porta dietro non fa
altro che consolidarsi, in molti ne hanno paura ma nonostante ciò continuano ad
interessarsi o a guardare film del genere, dopotutto c’è sempre quell’insana
curiosità o quel termine di paragone con altri classici che incombe! In tutti questi anni di film sugli o con gli squali ne abbiamo visti
davvero a decine, esistono quelli fatti bene, quelli con storie surreali,
quelli approssimativi, trash, sanguinosi, angosciosi, ma una cosa che li
accomuna tutti è l’effetto che hanno sul pubblico a volte un po’ troppo
pesante. Spesso li dipingono o ce li raccontano come macchine mangia uomini o
divoratori indiscussi dei mari…ma quello che a volte dovremmo vedere è quanto e
in che modo invadiamo il loro habitat divenendo noi una minaccia per loro!
In sostanza senza farvela troppo lunga e senza smorzare l’euforia per un
film che a quanto pare farà salire di molto l’adrenalina vi esortiamo ad andare
al cinema!
E mi raccomando state tranquilli, le possibilità che uno squalo incroci
mai il vostro cammino sono abbastanza rare e isolate, sempre che non ve l’andiate
a cercare, ma se proprio volete dormire sonni sereni scegliete un bel posto di
montagna per il prossimo week end!
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