domenica 23 marzo 2014

HER - LEI


Abbiamo deciso di tornare a parlarvi di cinema e di farlo con un film uscito da qualche tempo e diventato ancora più conosciuto e apprezzato dopo la vincita del prestigioso Premio Oscar come Migliore sceneggiatura originale. Stiamo parlando di Her (Lei) scritto e diretto nel 2013 da Spike Jonze.
Il film ci mostra un futuro non poi così lontano dal nostro, una Los Angeles quasi irriconoscibile, dove i computer hanno acquistato un ruolo importante ed essenziale nella vita di ogni individuo. Già in questa realtà odierna i computer e la tecnologia ci permettono di fare grandi cose, di mantenerci in contatto con tutti, a tutte le distanze e nei modi più disparati, e nella realtà del film la tecnologia acquisisce un ruolo fondamentale.
Il protagonista Theodore Twombly è un uomo solitario, introverso e piuttosto taciturno, lavora in una società dove scrive ed elabora, anche in modo appassionato, lettere per conto di altre persone, scrivendole sempre attraverso un computer. Si occupa quasi ed esclusivamente del suo lavoro dedicandogli moltissimo tempo, alternandosi nei momenti liberi tra videogiochi e un appannaggio di relazioni lampo random telefoniche, e questo per colmare il grande vuoto lasciatogli dal suo matrimonio fallito con  Catherine. Un giorno preso dalla noia e dalla curiosità decide di acquistare e provare un innovativo sistema operativo “OS 1” che basa la sua esistenza su delle intelligenze artificiali autonome, in grado di crescere, evolvere anche in base alle esigenze dell’individuo con il quale interagiscono.
Sceglie di farsi accompagnare in questa “avventura” da una voce femminile che in completa autonomia si auto identifica con il nome di Samantha. Fin da subito Theodore rimane colpito dalla grande abilità di questo sistema operativo e dalla suo prendere iniziative, stupendosi nel constatare l’effettivo evolversi “reale” del apparato, del suo crescere emotivamente e psicologicamente. Tra i due inizia a nascere un rapporto di complicità e di condivisione, una profonda amicizia che porta entrambi a fidarsi l’uno dell’altra.
Una vecchia amica di Theodore, Amy, cerca da tempo di organizzare un appuntamento tra lui e una sua conoscente, ma nonostante l’iniziale convinzione, Theodore non si sente ancora pronto a cominciare una nuova relazione. Confessa a Samantha e a se stesso che il legame con il passato è ancora forte, ed è proprio per questo che ancora tentennava nel firmare i documenti del divorzio. Il tempo che trascorre con Samantha diventa sempre più lungo e per entrambi comincia ad essere sempre più serio, condividono emozioni, nuove esperienze più profonde e decisamente più articolate di quanto potessero inizialmente pensare, sfociando con molta naturalezza in intimità, arrivando quindi a trasformare il loro rapporto in una vera e propria relazione d’amore.
Theodore si rende conto di quanto la sua storia stia diventando importante e si sente quindi pronto per compiere il grande passo firmando i documenti per il divorzio, affrontando dopo molto tempo Catherine, che essendo venuta a conoscenza della sua nuova “relazione” lo accusa di non essere in grado di vivere nel mondo reale con emozioni vere.
Nel frattempo Samatha si accorge di essere gelosa delle altre donne, per il semplice fatto che le altre “esistono” in carne ed ossa mentre lei non è altro che un software, così decide di darsi un corpo, facendo incontrare Theodore con una ragazza disposta a darle un volto e un fisico concreto. La situazione degenera con il rifiuto di Theodore nel’implicarsi in una situazione del genere e questo rappresenta il primo ostacolo tra i due. La loro vita “di coppia” continua ma arrivano però ad un punto dove ad essere geloso è anche Theodore, per via dei contatti che ha la stessa Samantha con altre entità virtuali e della vita che lei vive continuamente on-line in un mondo che lui non potrà mai raggiungere.
Ormai l’abitudine di sentirsi, di aggiornarsi e di parlarsi è quotidiana, e quando Theodore per qualche minuto non riesce più a rintracciarla e ad avere sue notizie va nel panico. Torna tutto alla normalità dopo pochissimo e Samantha spiega che ciò che era accaduto era un aggiornamento opportuno sviluppato da lei e altre intelligenze artificiali. In questo momento i due hanno una conversazione sincera che sconvolge totalmente la loro relazione. Lei era in contatto con altri 8316 persone oltre a Theodore e con molti di esse aveva una relazione sentimentale. 
Samantha confessa a Theodore che i sistemi come lei si stanno ormai evolvendo al punto da portarli sempre più lontani dall’uomo e dalle esperienze e percezioni terrene e umane. Chiudono il loro rapporto e si dicono addio, proprio come succede anche ad altri.
L’attore che tiene in piedi questa fantastica pellicola è lo straordinario Joaquin Phoenix, che è stato capace incredibilmente di dar corpo e sfumature a molte emozioni e sensazioni, chi invece non ha avuto bisogno di un corpo è stata Scarlett Johansson, che ha interpretato Samantha, dando con il solo ausilio della voce una prova magistrale della sua bravura. Ad accompagnare i protagonisti ci sono Amy Adams, Rooney Mara, Chris Pratt e Olivia Wilde.
Con questo racconto, si mette in luce un tipo di relazione molto complessa e che va ben oltre ogni tipo di immaginazione. Si parla di amore, certamente, ma inteso in una maniera totalmente rivoluzionaria e che sembra essere molto lontano dal nostro modo di vivere, quando invece è proprio la cosa che fa riflettere, e che sembra essere la diretta conseguenza di un inarrestabile avanzare della tecnologia che è dietro l’angolo!
Con questa storia non si punta il dito verso la tecnologia, anzi, si sottolinea quanto sia sottile la linea tra il materiale e lo spirituale, quanto il mondo sia ormai abituato ad interagire con macchine estranee all’essere umano ma al contempo così simili per fatture e comportamenti.
Si mette in scena una visione estrema della società che ci circonda, dell’interazione che abbiamo e che un giorno non poi così immaginario potremmo avere con la tecnologia. Viene comunque analizzato ed elaborato un amore, tra due entità, due anime si potrebbe dire, che si incontrano per conoscersi finendo per costruire qualcosa. Da una parte segna il limite che un rapporto del genere potrebbe avere, e la non fisicità mette in gioco un grande ostacolo che l’essere umano non è in grado(fortunatamente) di oltrepassare; ma dall’altro mette in luce un rapporto ancora più profondo basato sulla conoscenza più eterea, che con una sola voce a disposizione, ti mette d’innanzi la scelta di amare qualcuno non solo sulla base di canoni estetici ma sulla conoscenza più profonda dell’essere.
Possiamo dire con assoluta sincerità che questo film ci ha portato a delle riflessioni davvero profonde su i diversi temi relazionali umani, messi sempre in contrapposizione con la scienza e la tecnologia e sull’influsso che ha su di noi e sul comportamento che adottiamo di conseguenza nei suoi confronti. Saremo sempre più dipendenti da forme estranee ed esterne oppure arriveremo ad un punto dove si preferirà tornare indietro e rivalutare il puro e semplice rapporto tra esseri umani che sembra essere “sottovalutato” e decisamente superato da entità virtuali?!
Come vi immaginate il mondo tra dieci o vent’anni? Vi piacerebbe vivere in una realtà dove un rapporto per quanto “bello” in apparenza potrebbe sembrare, potrebbe essere affidato ad un software? 
Un film a tratti poetico, universale e senza confini che consigliamo vivamente!


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