mercoledì 31 agosto 2011

BAD TEACHER: UNA CATTIVA MAESTRA!


Oggi esce finalmente al cinema il film di Jake Kasdan, Bad Teacher: una cattiva maestra.
Come già in parte si evince dal titolo stesso del film, la trama ruota intorno ad un’insegnante delle medie, Elizabeth Halsey, interpretata da Cameron Diaz, che è totalmente fuori dagli schemi classici, ma non solo, è del tutto svampita, sboccata e inadatta al ruolo che ricopre.

Beve, fuma e se la spassa, sta aspettando con impazienza il giorno del suo matrimonio con il suo fidanzato per poter lasciarsi alle spalle il suo lavoro e l’insegnamento, per poter vivere finalmente la bella vita che ha sempre sognato, ma purtroppo i suoi sogni vanno in frantumi quando il fidanzato la lascia e si vede costretta a tenere ancora il lavoro. Le sue speranze calano fin quando nella scuola arriva il giovane supplente delle scuole elementari, Scott Delacorte, interpretato da Justin Timberlake, che è un ricco ereditiere di una rinomata famiglia. Elizabeth quindi vede in lui la possibilità di realizzare il suo sogno e cambiare la sua vita.
Decide di conquistarlo in tutti i modi possibili entrando in competizione con un’altra insegnate, Amy Squirrel, impersonata da Lucy Punch, che al contrario di Elizabeth ha modi gentili e dolci ed è una buona educatrice, a complicare la già delirante situazione c’è anche l’insegnate di ginnastica che fa da sempre il filo ad Elizabeth. I più stravaganti piani di conquista, le trovate incredibili e gli stratagemmi usati da Elizabeth sconvolgeranno non solo lei stessa e la sua vita ma anche quella di tutti i suoi studenti e dell’intera scuola.
Il film di per sé non ha una vera e propria morale, tutto ciò che accade si sistema in modo naturale come se nulla fosse e si vede la rivincita del “male” o meglio del personaggio non proprio esemplare della “cattiva” maestra. Insomma ci troviamo davanti una commedia brillante che gira in modo eccellente, senza mai arrivarci, intorno alla banalità, condita con simpatici e a volte un po’ spinti sketch e da attori come Cameron Diaz e Justin Timberlake che si sono messi in gioco con molta autoironia, mischiando con maestria i loro corpi da modelli con un lavoro da insegnanti in modo assolutamente naturale e divertente. Volete divertirvi con qualcosa di strampalato e bizzarro? Questo è il film che fa proprio al caso vostro!!!




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martedì 30 agosto 2011

JENNIFER LOPEZ: UN FASCINO INSUPERABILE!


Nonostante l'età che avanza, la bella portoricana colpisce ancora. Jennifer Lopez, nata a New York nel 1969 e di orgini latinoamericane, ritorna nella scena musicale con tutta la sua carica e la sua sensualità, conquistando nuovamente dopo otto lunghi anni la Top Ten musicale statunitense. 
E sono location come il mare, discoteche gremite di gente che balla e si diverte, a fare da sfondo alle clip della Lopez, che appare immancabilmente con tutto il suo charme, avvolta da abiti satinati e un trucco brillante. L'abbinamento del classico e famosissimo ballo brasiliano "Lambada" dei Kaoma (1984) alla sonorità Dance Pop tipica della cantante si è rivelato un'ottima trovata nel singolo "On the floor" in collaborazione con Pitbull, spopolando così in tutto il mondo, e movimentando la nostra estate. A seguire "I'm into you" secondo singolo estratto dell'album "Love" con la partecipazione straordinaria di Lil Wayne, dove non poteva mancare la bellezza prorompente del modello nonché attore cubano William Levy, che a quanto pare Jennifer ha scelto con molta accuratezza. Tanta bravura e tanta bellezza insieme, caratterizzano questa cantante, oramai famosissima, e che rientra nella lista dei cantanti stranieri strapagati in tutto il mondo. Ma sarà più il fascino o più la bravura ad attirare così tanti fan? Questo lo lasciamo dire a voi! Intanto mentre vi state godendo gli ultimi sprazzi d'estate, vi riportiamo qui il ritmo esotico e il fascino insuperabile di JLO, che ancora una volta ha fatto centro! 





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lunedì 29 agosto 2011

DOCARTOON – IL DISEGNO DELLA REALTA'


Amanti del fumetto e dell'animazione incentrata sulla realtà ecco la notizia che fa per voi, dal 24 al 30 Settembre si terrà a Pietrasanta (LU) il DOCartoon, primo festival al mondo completamente dedicato ai documentari animati e ai fumetti non-fiction, ideato e diretto da Thomas Martinelli, il quale da oltre 30 anni si occupa di cinema, animazione e fumetti in qualità di giornalista e di operatore culturale.
Il festival prevede un programma ricco di proiezioni di documentari animati, alcuni dei quali particolarmente mirati per le scuole, con tanto di anteprime sia nazionali che europee.
Ma il DOCartoon non coinvolgerà solo l'area del festival, infatti nella splendida città di Pietrasanta si potranno visitare una serie di mostre improntate al fumetto non-fiction, all'illustrazione e all'arte figurativa ispirate alla realtà, tutte allestite all'interno delle gallerie più prestigiose della città, luogo perfetto per il tipo di evento.
Come ogni festival che si rispetti non mancheranno incontri con autori, giornalisti ed intellettuali per discutere i temi più importanti attuali e storici toccati dalle opere messe in mostra. Ma non è tutto, sono previsti progetti e laboratori all'interno delle scuole, numerosi incontri anche con animatori, disegnatori e sceneggiatori, tutti ambientati nei locali, librerie, gallerie e nei prestigiosi luoghi pubblici del centro di Pietrasanta, i quali ospiteranno anche svariate feste a tema ed aperitivi.
Il logo del festival, che potete vedere all'inizio di questo post, è stato creato da Mario Addis, animatore, illustratore, produttore e regista che ha diretto film pubblicitari, sigle televisive e videoclip, tra i tanti lavori annovera anche i titoli di testa del Mostro di Benigni.
Un festival che celebra al meglio proprio quell'elemento che riesce a legare la documentazione e la rappresentazione della realtà alla pura immaginazione visualizzata, un qualcosa che si sta diffondendo sempre più e che vale la pena ammirare, soprattutto nella splendida cornice offerta dalla Versilia.
Per maggiori informazioni e per consultare il programma che presto verrà annunciato vi consigliamo di tenere d'occhio il sito docartoon.it

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venerdì 26 agosto 2011

REWIND: THE JOSHUA TREE


Oggi il Rewind è dedicato ad uno dei più importanti gruppi musicali affermatisi sulla scena internazionale, con oltre 156 milioni di dischi venduti e con il maggior numero di Grammy Awards ricevuti da un gruppo, stiamo parlando della band rock irlandese degli U2.
L'album in questione è datato 1987 e segna la conferma degli U2 che, dopo aver svelato la genuina anima musicale del gruppo con “Unforgettable Fire”, decidono di esplorare e sperimentare diversi generi come il blues, il country e il gospel, si tratta del  quinto album in studio della band, “The Joshua Tree “.
Il titolo dell'album richiama la Yucca Brevifolia, detta albero di Joshua (traduzione inglese di Giosuè), una pianta grassa originaria del deserto del sud ovest degli Stati Uniti che cresce nonostante la carenza d’acqua.
L'intenzione degli U2 era di ricercare un suono più duro e focalizzato rispetto al precedente lavoro, e ci riescono in pieno, creando un album più immediato e sintetico senza tralasciare la parte più intima. I testi in generale sono impegnati dal punto di vista religioso, spirituale e sociale.
Importanti per la realizzazione dell'album furono esperienze come il tour con Amnesty International, A Conspiracy of Hope Tour, che aggiunse nuova intensità alla loro musica, e i viaggi di Bono in Nicaragua, El Salvador ed Etiopia nei quali ha potuto assistere in prima persona alla situazione disastrata del Terzo Mondo e alle ingiustizie sociali. Tutto questo lo influenzerà molto nella composizione dei brani, come ad esempio in “Mothers of the Dissappeared”, in cui viene commemorato il coraggio delle Madri di Plaza de Mayo che denunciano il fenomeno dei desaparecidos e “Bullet the Blue Sky”, che tratta il tema politico, la forte rabbia verso la politica estera degli USA durante l'amministrazione Reagan nell'America Centrale.
L'album parte con la vibrazione energica delle note di “Where the Streets Have No Name”, terzo singolo estratto dall'album, il cui titolo è stato spiegato da Bono in un'intervista: «Una storia interessante che mi raccontarono una volta è che a Belfast, a secondo della via dove qualcuno abita si può stabilire, non solo la sua religione ma anche quanti soldi guadagna: addirittura a seconda del lato della strada dove vive, perché più si risale la collina più le case sono costose. Puoi quasi dire quanto guadagna uno dal nome della strada dove abita e su quale lato della strada ha la casa. Questo mi disse qualcosa, e così cominciai a scrivere di un posto dove le vie non hanno nome.»
Il primo singolo estratto dall'album è la ballata rock “With or Without You”, il cui testo può essere letto in due modi differenti: la fine dolorosa di una storia d'amore o una riflessione sulla religione. La canzone ebbe un enorme successo, tanto che è rimasta tutt'oggi una delle più amate e conosciute della band.
Grande successo ebbe anche il secondo singolo, “I Still Haven't Found What I'm Looking For “, arrivando ai primi posti delle classifiche. Il brano, di tema religioso, tratta la difficoltà del credente a mantenere salda la fede in Dio. Questo singolo lo ritroviamo in versione gospel in “Rattle and Hum”, un documentario che segue il tour degli U2, “The Joshua Tree Tour”, per gli Stati Uniti. Nel documentario compare anche, in versione live, “Exit”, testo che racconta la storia di un omicida. Inoltre “In God's Country”, quarto singolo estratto, che anch'esso appare nel documentario “The Joshua Tree Tour”, è stato pubblicato come 45 giri nel Nord America riscuotendo un modesto successo, stavolta il brano dal ritmo accelerato ci descrive il deserto visto con gli occhi di Bono. Quinto ed ultimo singolo è stato “One Tree Hill”, pezzo dedicato a Greg Carrol, assistente ed amico della band, che morì in un incidente stradale, per questo in seguito la stessa band decise di dedicargli l'intero album.
A completare “The Joshua Tree “ troviamo altri brani come la ballata acustica “Running To Stand Still”, che affronta il tema della droga con l'intenzione di denunciare l'uso dell'eroina, la rilassata “Trip Through Your Wires” dal genere country folk dedicata all'amore per una donna e l'insieme di dolore e speranza di Red Hill Mining Town”, che parla delle problematiche, negli anni '80, dei minatori che rischiavano di perdere il proprio lavoro.
Nel 1989 la rivista Rolling Stone ha inserito l'album al terzo posto della lista dei 100 migliori album degli anni ottanta e al numero 26 in quella dei 500 migliori album di tutti i tempi.
La rivista Rolling Stone il 7 maggio 1987 scrisse: «La bellezza selvaggia, la ricchezza culturale, il vuoto spirituale e la feroce violenza dell'America vengono esplorati per ottenere degli effetti di fatto in ogni aspetto di The Joshua Tree; già nel titolo e nelle immagini sulla copertina dell'album, il blues e il country si mescolano chiaramente nella musica... Infatti, Bono dice che "smantellare la mitologia dell'America" rappresenta una parte importante dell'obiettivo artistico di The Joshua Tree.»
Il 3 Dicembre del 2007 c'è stato il ventesimo anniversario di “The Joshua Tree” e per l'occasione l'album è stato pubblicato in versione rimasterizzata in diversi formati:
- Normal Version con solo il disco rimasterizzato.
Deluxe Version che comprende l'album rimasterizzato e  un disco contenente 16 canzoni con B-sides e rarità registrate durante la Joshua Tree Sessions. All’interno vi è anche un booklet di 36 pagine con delle immagini dei testi scritti da Bono e un saggio breve di The Edge.
- Box Set Format in cui, oltre ai due CD contenuti nella versione Deluxe, contiene anche un libro di 56 pagine con foto, testi scritti da Bono, le annotazioni di Bill Flanagan, Bono, Adam Clayton, Brian Eno, Daniel Lanois, Anton Corbijn, Steve Averill, David Batstone, René Castro ed un saggio breve di The Edge insieme ad un DVD Live registrato durante il concerto tenuto dagli U2 il 4 Luglio 1987 a Parigi.
- Doppio Vinile Gatefold contente un booklet di 16 pagine.
Concludiamo il Rewind di oggi lasciandovi al video dela magnifica “Where the Streets Have No Name”, che nel 1988 vinse un Grammy Award come "Miglior Video", girato nel marzo del 1987 a Los Angeles sul tetto del Republic Liquor Store e nel quale si possono vedere scene realmente accadute in cui la polizia cerca di far scorrere il traffico creatosi per via dell'esibizione del gruppo.


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giovedì 25 agosto 2011

IL RITORNO DEI RED HOT CHILI PEPPERS!


Era il 2006 quando i Red Hot Chili Pppers toccano uno dei momenti più alti della loro carriera con l'album Stadium Arcadium”debuttando direttamente al primo posto in ben 28 paesi nel mondo e vincendo ben 5 Grammy Awards. In seguito la band decise di prendersi un momento di pausa, in cui lo storico chitarrista John Frusciante decise nuovamente di lasciare il gruppo. Visto che le idee e le energie ancora erano vive, la band decise di sostituirlo subito con Josh Klinghoffer, amico di Frusciante, il quale aveva già collaborato con loro nel tour di “Stadium Arcadium”.
Nel settembre del 2010 iniziarono le registrazioni per un nuovo lavoro ed ora, dopo cinque anni, i Red Hot Chili Peppers sono pronti a tornare con il loro decimo album dal titolo “I'm With You”, prodotto in collaborazione con Rick Rubin, con cui avevano già lavorato nei precedenti cinque album: Stadium Arcadium” del 2006, By The Way” del 2002, Californication” del 1999, One Hot Minute” del 1995 e Blood Sugar Sex Magik” del 1991.
L'album è composto da 14 tracce e presenta nuove sonorità, forse date anche dalll'entrata nella band di Josh Klinghoffer essendo un bravo polistrumentista, anche se si sente la mancanza del tocco di chitarra di Frusciante, che per vent'anni è stato parte chiave dei Red Hot Chili Peppers.
Un album che comunque appare promettente, e che crediamo potrà soddisfare a pieno i fan della band dopo un'attesa lunga e ansiosa.
Se volete ascoltare in anteprima l'album per intero gratuitamente lo trovate disponibile in streaming su iTunes, dove inoltre è possibile anche preordinarlo.
L'uscita ufficiale è prevista per il 30 Agosto e per l'occasione la band ha deciso di presentarlo in un modo del tutto originale ed unico: un'eccezionale LIVE via satellite nei cinema del tutto il mondo. Il live verrà ripreso a Colonia, in Germania e trasmesso in oltre 900 sale tra Stati Uniti, Canada, Europa, America Latina, Australia, Sud Africa e Nuova Zelanda. Qui potete trovare l'elenco dei cinema italiani che aderiranno all'evento
insieme ad il trailer che lo presenta.
La band eseguirà tutti i pezzi del nuovo album ed alcuni vecchi successi. Questo straordinario evento si preannuncia emozionante e di grande impatto, soprattutto per i fan che lo aspettano con trepidazione.
Quindi l'appuntamento con la grande musica live degli storici Red Hot Chili Peppers è al cinema il 30 Agosto alle ore 21:00.
Inoltre vi ricordiamo che, già a partire dal 24 Agosto, la band è in giro con il loro European Tour 2011 per il lancio del disco. Il tour toccherà anche l'Italia per due date:
10 Dicembre 2011 – Torino , Paraolimpico
11 Dicembre 2011 – Assago Milano – Mediolanum Forum
(Prevendite biglietti concerti Red Hot Chili Peppers Tour 2011 su Ticketone e direttamente presso gli stadi dei concerti)
In attesa del grande evento vi lasciamo con il video del primo singolo estratto dall'album, “The Adventures of Rain Dance Maggie”, che a detta di Flean brano hard pop mixato alle classiche sonorità funky della band, con una linea di basso potente ed i cori che rimandato un po' ai Rolling Stones di Exile On Main Street e un po' a quelli di Tattoo You".



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mercoledì 24 agosto 2011

I PUFFI


Scommettiamo che molti di voi, se non tutti, sono cresciuti guardando I Puffi, chi non ha mai trovato somiglianze tra Quattrocchi e il proprio vicino di banco o tra Puffo Brontolone e la propria sorella o fratello? Per non parlare delle leccornie sognate ogni volta che Puffo Golosone ne sfornava una delle sue e dell'antipatia nutrita nei confronti di Gargamella e della sua gatta Birba.
Mentre la serie televisiva continua ad intrattenere milioni di bambini è arrivato il momento per tutti noi di sederci comodamente al cinema e rivivere i bei momenti dell'infanzia gustandoci il film I Puffi, per la regia di Raja Gosnell, già uscito negli Stati Uniti e previsto nelle nostre sale il prossimo 16 Settembre.
Non aspettatevi però un vero e proprio cartone animato, infatti il film è un ibrido, presenta sia la grafica computerizzata che le normali scene registrate solitamente in un film qualsiasi, unendo così il mondo quasi magico dei puffi a quello reale.
Tutto inizia dal paesaggio che siamo abituati a vedere quando si tratta di loro, il villaggio medioevale dei piccoli personaggi blu, che però si trova in pericolo essendo stato scoperto dal perfido Gargamella (Hank Azaria). I puffi sono costretti così a fuggire, Tontolone seguito da altri si imbatte in una grotta la quale in realtà è un portale magico per il teletrasporto temporale che li catapulta all'interno del grande parco di New York, Central Park.
Le piccole creature del sottobosco vengono a questo punto aiutate dalla coppia di sposi Grace e Patrick Winslow (Jayma Mays e Neil Patrick Harris), riusciranno a tornare nel loro villaggio prima di imbattersi in Gargamella? Non ci resta che aspettare qualche giorno per scoprirlo!
Nel frattempo ecco il trailer italiano ;)



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martedì 23 agosto 2011

BOTTLETOP, L'ARTE PER IL LAVORO E LA CONOSCENZA


Tempo fa vi avevamo parlato in questo post dell'italianissimo ed importante progetto Rezophonic, che riunisce diversi artisti del nostro paese con lo scopo di portare acqua in Africa. Questa volta vogliamo uscire dai nostri confini per parlarvi di un progetto altrettanto importante che coinvolge la scena musicale inglese: Bottletop.
Tutto nasce nel 2001 quando Cameron Saul ebbe l'opportunità di insegnare per nove mesi in Uganda insieme a Restless Development, realizzando così quanto sia importante per i giovani ricevere quante più informazioni possibili e capire come proteggersi da malattie come l'AIDS. Quindi insieme al padre e all'azienda di moda inglese Mulberry lanciarono la Mulberry Bottletop Campaign, che riscosse un grandissimo successo con altissime vendite, raggiungendo così due importanti obbiettivi, lo sviluppo del lavoro in Uganda attraverso la creazione di borse con i tappi e la raccolta di fondi per i progetti educativi in Africa. Da qui inizia la grande opera benefica, dopo aver pubblicato una serie di album dal titolo Sound Affects: Africa, contenenti afrobeat remixati da importanti Dj e produttori, il progetto musicale si espande anche verso il Brasile, contemporaneamente alla ricerca di programmi educativi da implementare. Nel 2007 ha inizio il Ring Pull Project con la collaborazione tra Oliver Wayman e Luciano Dos Santos. Anche qui la creazione di borse e accessori con le linguette delle lattine ha portato lavoro nella comunità brasiliana che allo stesso tempo ha permesso di supportare i progetti educativi volti al miglioramento della salute e dell'informazione tra i giovani.
Bottletop non è solo moda, il progetto abbraccia anche l'arte, un esempio lampante sono gli eventi Full Circle con mostre e aste, e la musica, prima con la pubblicazione degli album Sounds Affects e poi con la creazione della Bottletop Band. La band vede la collaborazione tra i suoni ed artisti brasiliani con quelli inglesi. Sotto il controllo del produttore Jagz Kooner iniziano così a Soho le prime registrazioni, inviate poi a Rio De Janeiro con lo scopo di aggiungere idee nate dai personaggi coinvolti in Brasile. Il processo è andato avanti così fino a quando, con l'aiuto di Mario C Jr, non ha preso vita l'album di dieci tracce Dream Service, un lavoro che ha a che fare ed unisce entrambe le culture e che fonde insieme i suoni brasiliani, l'indie, il rock ed il soul tipicamente britannico, il tutto appoggiato dalla sponsorizzazione dall'azienda di moda Fenchurch. Potrete acquistare la versione Bonus Track di Dream Service per soli 8,99 su iTunes cliccando qui. 
Tra gli artisti coinvolti nel progetto musicale figurano Matt Helders (Arctic Monkeys), VV Brown, Drew Mcconnel e Adam Ficek (Babyshambles), Tim Burgess, The Charlatans, Eliza Doolittle, Gruff Rhys, Super Furry Animals, Kassin, Andy Nicholson, Carl Barat (Libertines) e Seb Rochford (Acoustic Ladyland).
Il progetto ora sta supportando diverse iniziative in Brasile, Malawi, Rwanda, Mozambique e UK, affrontando importanti temi come il sesso protetto, l'abuso di sostanze stupefacenti e la parità tra i sessi. Potete leggere di più sulla band sul loro sito ufficiale, se invece volete acquistare alcuni dei prodotti qui c'è lo store ufficiale de progetto, infine vi consigliamo di visitare il sito di Bottletop a questo link per avere maggiori informazione sul progetto in toto e capire meglio come contribuire a questa grande opera benefica.
Vi lasciamo con i singoli Fall Of Rome e Be Together, remixato da Evil Nine, insieme al video che spiega l'album Dream Service, con tanto di riprese effettuate durante le registrazioni!



Fall of Rome by TheBottletopBand


Bottletop Band 'Be Together' Evil Nine Rmx ft. Tim Burgess : Download FREE - http://on.fb.me/mT3uYC by Evil Nine




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sabato 20 agosto 2011

UN TERRIBILE MESE PER I CONCERTI E LA SICUREZZA


Era inevitabile, considerati gli ultimi trascorsi non potevamo non toccare questo argomento, diciamo che un incidente potrebbe anche capitare, ma quando nel giro di un mese a collassare sono diversi palchi in location lontane l'una dall'altra allora iniziamo tutti a porci delle domande, non è possibile installare strutture migliori e soprattutto sfruttare zone più sicure?
L'ultimo terribile episodio si è verificato proprio Giovedì pomeriggio in Belgio, al Pukkelpop Festival tenutosi ad Hasselt. Sembrerebbe che a causa di una tempesta gli alberi che circondavano lo Chateau Stage siano caduti su di esso causandone il collasso e a quanto pare non è stato l'unico palco danneggiato, stessa sorte è capitata allo Shelter Stage. Il risultato? Cinque persone hanno perso la vita e in molti sono rimasti feriti.
Neanche una settimana prima tutto il mondo è rimasto scioccato alla notizia della tragedia avvenuta all'Indiana Stait Fair di Indianapolis, dove si sarebbero dovuti esibire gli Sugarland. Anche qui si sono verificate fortissime raffiche di vento che, dopo la performance di Sara Bareilles, hanno subito iniziato a far oscillare l'intera struttura sopra il palco, crollata poco dopo sul pubblico. Chi ha visto le immagini da brividi diffuse online sa che il bilancio dei morti non si fermerà a sei, complice il numero elevato dei gravemente feriti.
Sempre la scorsa settimana si è verificato un altro incidente negli Stati Uniti, questa volta a Tulsa, nell'Oklahoma, durante un concerto dei Flaming Lips. Il temporale ha fatto prima sospendere il concerto, poi quando si è alzato un forte vento la scenografia è crollata verso il backstage, per fortuna però questa volta senza causare feriti.
Altro evento che ha scioccato tutti è quello accaduto un mese fa in Canada, più precisamente ad Ottawa in occasione dell'Ottawa Bluefest. Durante la performance dei Cheap Trick il palco è stato abbattuto sempre a causa del forte vento, la band ha giusto fatto in tempo a fuggire ma purtroppo le persone rimaste ferite non possono dire lo stesso e ovviamente in molti hanno avuto attacchi di panico.
Tutto ciò è accaduto all'estero nel giro di un solo mese, ma se guardiamo indietro anche l'Italia ha avuto i suoi casi, basti pensare a due delle edizioni dell'Heineken Jammin' Festival svoltesi a Venezia, nel 2007 le condizioni avverse hanno fatto sì che le torri crollassero provocando diversi feriti, tant'è che il festival fu del tutto annullato, mentre lo scorso anno la seconda serata è stata vittima di un nubifragio ma per fortuna non è accaduto nulla di grave, a parte i diversi attacchi di panico ai quali abbiamo purtroppo assistito.
Siamo d'accordo sul fatto che per la maggior parte dei casi questi fenomeni sono improvvisi, lo scorso anno eravamo a Venezia e dopo aver passato diverse ore sotto il sole cocente e un cielo privo di nuvole, nel giro di pochi minuti ci siamo ritrovate a correre sotto acqua e grandine insieme a migliaia di altre persone in cerca di un riparo. Però crediamo sia abbastanza normale iniziare a porsi alcune domande, sempre prendendo in considerazione il festival italiano si può dire che fin quando si teneva ad Imola non ci sono stati grandissimi problemi, da quando si è spostato al Parco San Giuliano invece si sono verificati già due casi di tempesta. Magari allora se questi eventi si spostassero in luoghi più idonei e non avvezzi a sorprese meteorologiche si potrebbero limitare incidenti di questo tipo.
Guardando le immagini si capisce che ciò che è accaduto in Belgio giovedì non capita molto spesso, però il crollo del palco sembrerebbe essere causato più che altro dagli alberi intorno, chissà se sfruttando zone prive di ostacoli di questo tipo in caso di emergenze come queste i risultati sarebbero gli stessi?
Ovviamente parliamo da ignoranti, però dopo questi risultati crediamo sia d'obbligo per chi di dovere iniziare a pensare a qualche alternativa e a come evitare episodi così gravi. Fin quando non si fa male nessuno è anche accettabile, ma quando si verificano tutte queste morti in così poco tempo è inevitabile cercare di chiarire i molti dubbi che assalgono tutti noi e di trovare soluzioni in grado di evitare queste tragedie. Nel frattempo non ci resta che esprimere il nostro dispiacere ed unirci alla solidarietà di tutti nei confronti delle vittime e delle loro famiglie.


Immagine presa da Billboard

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venerdì 19 agosto 2011

REWIND: EDWARD MANI DI FORBICE


Questo venerdì la nostra rubrica Rewind verrà dipinta da un'atmosfera fantastica con un film dallo stile fiabesco che ha incantato e continua ad incantare dai bambini agli adulti, Edward Mani di Forbice!
Il film datato 1990 è un'opera del grande regista Tim Burton con la collaborazione di Caroline Thompson alla sceneggiatura.
Inizialmente Burton aveva intenzione di realizzarlo come un musical, spiegando che «mi sembrava grande e operistico», ma poi abbandonò l'idea.
Oltre ad essere il primo lungometraggio prodotto con la propria casa di produzione, la Tim Burton Productions, è anche il primo film “personale” di Burton in cui è lui stesso l'autore del soggetto, Edward Mani di Forbice, soggetto che prende ispirazione da vecchi bozzetti d'infanzia del regista. Possiamo ritenerlo come un lavoro autobiografico visto un Tim Burton giovane che si sentiva diverso, isolandosi e trovando difficoltà a comunicare con le persone attorno a lui. Inoltre Burton cita influenze come, Frankenstein di Mary Shelley, Il fantasma del'opera di Gaston Leroux, Il gobbo di Notre-Dame di Victor Hugo, King Kong e Il mostro della laguna nera.
Nel ruolo del protagonista, al fianco di Winona Ryder, troviamo un giovane ed esordiente Johnny Depp, all'epoca idolo delle teen ager per il ruolo nella serie TV 21 Jump Street. Burton lo volle nel ruolo di Edward per la sua grande espressività che superò anche quella di altri noti attori, come Tom Cruise. Da qui l'inizio di una continua e affiatata collaborazione tra l'attore e il regista (sette film fino ad oggi). Da non dimenticare è anche la partecipazione del grande Vincent Price, nella parte dell'inventore di Edward, fu un grande attore statunitense che iniziò la sua lunga carriera a partire dagli anni trenta fino alla sua morte nel '93.
Indimenticabile è la colonna sonora ritenuta una delle migliori opere di Danny Elfman, dal tema incantevole e fine, con un coro al femminile che ti fa viaggiare in un'atmosfera natalizia. Proprio dopo questo lavoro Elfman conquistò il titolo di compositore cinematografico, consolidando il rapporto di collaborazione con Tim Burton.
Questo capolavoro inizia come una commedia, composta da una colorata ironia che pian piano si incupisce e viene sovrastata da pregiudizio e tristezza. I temi trattati sono diversi e ricchi tutti incentrati su l'umanità e la sua realtà, spesso nascosta da finte maschere. Burton infatti racchiude nella cittadina ideale lo stato mentale: le case coloratissime in tinta pastello, la famiglia perfetta, i ritmi costanti ed uguali, una piattezza quotidiana data solo dall'apparenza. Forti sono i temi riguardanti l'inclusione ed esclusione, accettazione e rifiuto, e soprattutto quello della diversità, caratterizzata dal pregiudizio della gente. Nel film vediamo il vicinato che inizialmente accoglie Edward amorevolmente, ma quell'amore si tramuterà in odio e discriminazione. Dall'altra parte però troviamo l'amore passionale, quello tra Kim ed Edward, che purtroppo non andrà a finire come nelle favole.
“Una volta, tanti e tanti anni fa, viveva in quel castello un inventore, e tra le tante cose che faceva, si racconta che diede vita ad un uomo. Un uomo con tutti gli organi: un cuore, un cervello, tutto. Beh, quasi tutto. Perché, vedi, l'inventore era molto vecchio, e morì prima di finire l'uomo da lui stesso creato. Da allora, l'uomo fu abbandonato, senza un papà, incompleto e tutto solo.”
È così che inizia il film sotto forma di racconto di una Kim anziana alla sua nipotina. La storia è quella di Edward un uomo condannato a vivere con delle forbici al posto delle mani dopo un esperimento lasciato incompiuto per via della morte del suo inventore avvenuta poco prima di terminare l'opera. Edward rimane per molto tempo a vivere in solitudine rinchiuso in un castello in cima ad una collina, fino a quando un giorno casualmente arriva Peggy, una gentile signora rappresentante di prodotti cosmetici, che lo fa uscire e lo porta a vivere nella sua casa con la sua famiglia. Edward instaura buoni rapporti sia con il marito che con il figlio di Peggy, mentre inizialmente la figlia maggiore Kim proverà un po' di paura che in seguito si tramuterà in imbarazzo. Nel frattempo è benvoluto dai vicini che lo apprezzano per le sue doti di giardiniere e parrucchiere.
Ma delle spiacevoli vicende faranno nascere delle incomprensioni che porteranno il vicinato a sospettare di Edward voltandogli le spalle e iniziando a vederlo come un diverso.
Intanto Kim si avvicina iniziando a provare davvero un sentimento sincero verso di lui. Ma la notte di Natale le cose peggiorano: Edward ferisce accidentalmente Kim alla mano, mentre lui stava lavorando ad una statua di ghiaccio, e graffia Kevin (figlio di Peggy) nel tentativo di salvarlo da un incidente, ma tutti credono che l'avesse aggredito. Così Edward scappa al suo vecchio castello seguito da Kim e un Jim (il ragazzo di Kim) furioso che geloso e arrabbiato si scontra con lui, finendo ad essere ucciso da Edward che lo infilza con le sue stesse mani. Ad aiutare Edward a finirla per sempre con quei normali umani è Kim che dopo aver dichiarato il suo amore ad Edward comprende che sia meglio per lui rimanere di nuovo solo, così lo fa credere morto a tutta quella gente così superficiale.
Il film non può che finire in maniera fantastica tornando a Kim anziana che spiega alla nipotina l'origine della neve.
Sicuramente è uno dei più grandi e magici capolavori di Tim Burton che è rimasto nel cuore di tutti.
E per assaporare di nuovo questa incantevole favola vi lasciamo con una delle scene più belle del film.


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giovedì 18 agosto 2011

LANTERNA VERDE



Continua la carrellata di film che hanno come protagonisti i grandi supereroi, questa volta però niente Marvel, il film del quale vi stiamo per parlare è l'adattamento di uno dei maggiori fumetti appartenenti alla DC Comics, nato negli anni '40: Lanterna Verde.
Per la regia di Martin Campbell e la sceneggiatura di Greg Berlanti, Michael Green e Marc Guggenheim, il 31 Agosto uscirà nelle sale italiane il film Lanterna Verde, anche quest'ultimo disponibile sia in 3D che in 2D.
Gli immortali del pianeta Oa hanno fatto sì che si creasse una piccola ma più che potente forza capace di garantire pace e giustizia nell'universo, di fronteggiare qualsiasi forza che mirasse a minacciarne l'esistenza, il Corpo delle Lanterne Verdi, formato da un insieme di guerrieri tutti in possesso di un anello in grado di garantire loro i superpoteri, anello che secondo gli eroi gli umani non sono mai stati in grado di sfruttare.
Purtroppo però l'equilibrio creatosi viene minacciato dall'arrivo di un nuovo nemico, Parallax, entità che si nutre grazie alla paura. Sconfitto il migliore tra i guerrieri ora resta tutto nelle mani dell'ultimo arrivato, nonché primo umano entrato a far parte del gruppo, Hal Jordan (Ryan Reynolds), un presuntuoso ma di talento pilota che possiede, oltre alla determinazione e la forza di volontà, l'umanità, importante elemento mancante al resto del Corpo.
Hal viene incoraggiato dalla collega e amore d'infanzia Carol Ferris (Blake Lively) ma per poter sconfiggere Parallax dovrà imparare velocemente ad utilizzare i suoi poteri e a vincere le sue paure, un insieme che potrebbe portarlo a diventare la Lanterna Verde più grande del Corpo. Riuscirà Hal nell'impresa?
Negli Stati Uniti il film è già uscito a Giugno e a quanto sembra nonostante una partenza piuttosto buona non ha riscosso un grandissimo successo, o almeno non ha rispettato le aspettative, comunque sia già si parla di un probabile sequel.
Chissà se in Italia gli toccherà la stessa sorte o se eguaglierà o supererà gli ottimi incassi raggiunti da molti altri precedenti supereroi, voi cosa ne pensate? ;)



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mercoledì 17 agosto 2011

OASIS, BEADY EYE E NOEL GALLAGHER


Tutti abbiamo sentito nominare almeno una volta gli Oasis e moltissimi saranno sicuramente i fan della band. Probabilmente in pochi sono ormai ignari dello scioglimento, dovuto soprattutto alle continue e celebri liti tra i due fratelli Noel e Liam Gallagher. Il risultato? Nascono i Beady Eye, nient'altro che gli Oasis orfani di Noel Gallagher, il quale invece ha deciso di intraprendere la carriera solista.
Tutto iniziò, almeno ufficialmente ed inesorabilmente, 2 anni fa, nell'estate del 2009, quando iniziarono a girare voci su un probabile scioglimento, tutte però smentite direttamente dalla band, i quali dichiararono di volersi solo prendere un momento di pausa prima di iniziare a lavorare ad un nuovo album. Come se non avessero detto nulla, neanche una settimana dopo e poco prima della fine del tour, Noel lascia la band, giustificando la scelta con l'incapacità di lavorare ulteriormente insieme al fratello Liam. Infatti, da quanto si dice, pochi minuti prima di salire sul palco del Rock En Seine di Parigi, i due fratelli si sono ritrovati nel bel mezzo dell'ennesimo litigio, questa volta talmente violento che Liam ha cercato di colpire Noel con una chitarra, o almeno è quello che ha dichiarato il più anziano dei due insieme ad alcuni presenti. Anche se non si è ancora capito cosa accadde realmente quella sera, sta di fatto che ha segnato la fine del capitolo Oasis, con grande amarezza dei fan italiani che si sono visti cancellare l'imminente concerto milanese.
A questo punto, dopo un silenzio iniziale e il continuo girare di voci, arrivano le dichiarazioni di Liam, per niente intenzionato a fermarsi, tant'è che poche settimane dopo aveva già in mano diversi pezzi nati dalla collaborazione con Gem Archer, Andy Bell e Chris Sharrock, praticamente l'intera formazione degli Oasis fatta ovviamente eccezione di Noel. La cosa all'inizio ha un po' sconcertato il pubblico, soprattutto perché si vociferava che il nome della band sarebbe rimasto invariato, un qualcosa di oltraggioso per tutti i sostenitori di Noel. Poi a Maggio dello scorso anno arriva la notizia che in molti stavano aspettando, l'ufficializzazione di tante voci che stavano girando, erano nati i Beady Eye, per la gioia di moltissimi tra i fan.
Quando ormai tutti si stavano abituando all'idea di non ricevere più segni di vita dagli Oasis ecco che a Giugno esce una raccolta, Time Flies... 1994-2009, che ovviamente si conquista subito la vetta della classifica di vendita britannica, segno che se non fosse stato per i caratteri piuttosto bellicosi dei due fratelli la band avrebbe continuato sicuramente a cavalcare la tanto ambita onda del successo.
Nonostante questa breve parentesi i Beady Eye continuano nel loro intento e a Novembre arrivano le prime certezze, il 10 dello stesso mese sul sito della band viene reso disponibile il download gratuito di Bring The Light, il primo singolo. Sei giorni dopo esce il video ufficiale, accompagnato dalle tante ipotesi sull'album che invece vede la luce a Febbraio con il titolo Different Gear, Still Speeding. Prima però vengono pubblicati due singoli, Four Letter Word e The Roller, considerato il primo ufficiale, brani che hanno fatto crescere la voglia del primo disco, che al debutto conquista un ottimo terzo posto nella classifica inglese.
Nel frattempo le voci sul progetto solista di Noel si fanno sempre più insistenti, dopo una prima apparizione live ufficiale, ad Agosto esce la notizia che si sarebbe chiuso in uno studio di registrazione, ma solo per aiutare un amico, più tardi invece dichiara di non voler fare nulla prima dell'arrivo del nuovo anno e di volersi dedicare solo alla famiglia. A Febbraio dice di non aver nemmeno iniziato a lavorare su del nuovo materiale, mentre, come da copione, pochi giorni dopo Liam sostiene che il fratello invece ha in cantiere il suo primo album solista già da diverso tempo. Nemmeno un mese dopo esce invece la notizia che Noel sta registrando dei pezzi in uno studio di Los Angeles, tant'è che a Giugno si inizia a parlare del singolo e della data d'uscita dell'intero album. Tutte le indiscrezioni vengono poi ufficializzate, Noel Gallagher's High Flying Birds uscirà il prossimo 17 Ottobre e verrà anticipato dal singolo The Death Of You And Me previsto per il 22 Agosto ed il cui video è uscito il 25 Luglio. Il riscontro è stato già più che positivo, testimoniato dal sold out eseguito nel giro di sei minuti dei biglietti per le date di Dublino, Edimburgo e Londra previste a fine Ottobre.
Attualmente i Beady Eye sono ancora in tour, decisamente fortunato e che arriverà in Italia anche ad Ottobre, inoltre si parla già di un nuovo album previsto per il 2012. Noel invece ha appena diffuso su YouTube The Good Rebel, il b-side del singolo ufficiale e si pensa che molto presto usciranno le altre date che seguiranno i tre concerti già annunciati, con una buona probabilità che toccherà anche il nostro paese.
I due fratelli continuano ad insultarsi l'uno con l'altro, si è parlato di mancati inviti al matrimonio di Noel, di allontanamenti dai concerti dei Beady Eye, di segni di pace ed ulteriori liti. Al momento sembra che non siano minimamente intenzionati a creare un semi-rapporto civile, figuriamoci a pianificare il ritorno degli Oasis. Al contrario Alan McGee, proprio colui che ha offerto loro il primo contratto, crede che tra qualche anno gli Oasis torneranno insieme, cosa che non è totalmente da escludere visto che, come insegna la storia, le reunion improbabili non sono poi realmente tali, complice anche l'infinito amore per il dio denaro. Per quanto ci riguarda siamo abbastanza d'accordo con lui, nonostante il successo che stanno riscuotendo attualmente e i lavori finora pubblicati siamo dell'idea che presto si renderanno conto di quanto la vecchia band inglese sia ancora importante...o almeno lo speriamo!
Non ci resta che aspettare e stare a vedere cosa ci riserveranno in futuro, voi cosa ne pensate? 

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martedì 16 agosto 2011

TWIXT, COPPOLA ALLLE PRESE CON UN HORROR INTERATTIVO


Giorni fa in questo post vi avevamo parlato del Toronto International Film Festival e tra le varie pellicole che verranno presentate all'interno della manifestazione per la prima volta in assoluto abbiamo citato Twixt, oggi vogliamo parlare proprio di questo film, che si prospetta essere uno tra i più attesi.
Adatto a tutti gli appassionati del genere horror e ultima creatura del regista Francis Ford Coppola con un cast che comprende Elle Fanning, Ben Chaplin, Bruce Dern e Val Kilmer. Quest'ultimo veste i panni di Hall Baltimore, uno scrittore di romanzi mystery con la carriera in declino, il quale giungendo in una piccola cittadina della California in occasione del tour promozionale del suo libro, si ritrova coinvolto in un caso di omicidio di una giovane.
Durante la notte appare in sogno ad Hall un fantasma di nome V. (Elle Fanning), sebbene lo scrittore sia incerto sul collegamento con l'omicidio ne rimane comunque piacevolmente colpito poiché la storia potrebbe aiutarlo a riavviare la sua carriera.
Alla fine l'uomo verrà portato alla verità e per sua sorpresa scoprirà che la conclusione della storia sarà molto più vicina a lui di quanto immaginasse.
Oltre alla trama e alle sporadiche scene in 3D, il film sta stimolando la curiosità di tanti poiché si è parlato molto di interattività, un esperimento che Coppola ha voluto affrontare per coinvolgere il pubblico attivamente ed ovviare al problema che spesso affligge i registi, dopo l'uscita, sullo svolgimento della trama. In pratica il film partirà in tour, poco prima di Halloween, ogni sera verrà proiettato in una sola città e ogni proiezione sarà diversa dall'altra. A questo punto vi starete chiedendo come possa essere possibile, beh Coppola ha deciso di cambiare il montaggio a seconda delle reazioni del pubblico in sala la sera precedente. A cambiare non saranno solo spezzoni del film, ma anche la musica, i suoni e la velocità delle azioni, il tutto adattato alle impressioni dell'ultimo pubblico coinvolto.
A causa di questo esperimento quindi non si ha ancora una data precisa di uscita nei grandi schermi di tutto il mondo, al momento si vocifera che sarà disponibile nel 2012 come un film “tradizionale”, cioè una volta arrivati ad una forma definitiva.
Inoltre, coerentemente con le sue scelte, Coppola ha deciso di far scegliere al grande pubblico la locandina del film attraverso un sondaggio sulla pagina ufficiale Facebook di Twixt, se volete partecipare anche voi basta cliccare qui e scegliere la vostra preferita tra le quattro proposte qui di seguito.


In attesa di maggiori dettagli vi lasciamo con il video in lingua inglese pubblicato in questi giorni dal sito comingsoon.it.



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sabato 13 agosto 2011

COLDPLAY, IL 24 OTTOBRE USCIRA' MYLO XYLOTO


È stata diffusa ieri la notizia che tutti i fan dei Coldplay stavano aspettando da mesi, ora è ufficiale, il prossimo 24 Ottobre uscirà il quinto album di Chris Martin e soci dal titolo Mylo Xyloto.
Si sentiva nell'aria odore di nuovo disco ormai già da un po', dopo la natalizia Christmas Time e soprattutto l'EP pubblicato proprio all'inizio di questa estate, Every Teardrop Is A Waterfall, l'idea del nuovo lavoro si stava facendo sempre più concreta, mancava solo l'ufficializzazione.
La notizia è arrivata a tutti i fan attraverso The Coldplay Messanger, la newsletter ufficiale della band inglese, il tutto accompagnato da un simpatico e coinciso messaggio scritto da Chris Martin, con tanto di spiegazione su come pronunciare il titolo, che potete vedere di seguito.


Ma ecco alcuni dettagli che sono stati annunciati riguardo l'album prodotto da Markus Dravs, Daniel Green e Rik Simpson, insieme all'aiuto di Brian Eno. Prima di tutto il quinto lavoro della band sarà anticipato dal singolo Paradise, in uscita il 12 Settembre, mentre la copertina è proprio quella che vedete inserita all'inizio di questo post. Il disco potrà essere acquistato in digitale, CD e vinile, inoltre verrà realizzata un'edizione limitata Pop-Up che racchiuderà un libro 12" x 12" contenente dei graffiti disegnati da David A. Carter, un vinile, un CD e contenuti esclusivi tra i quali fotografie ed estratti degli appunti personali dei Coldplay e del diario di studio.
L'unica informazione mancante riguarda la tracklist, che si vocifera dovrebbe contenere ben 15 brani, ma al momento non si hanno conferme, nemmeno se saranno presenti anche il singolo già pubblicato Every Teardrop Is A Waterfall, insieme a Major Minus e Moving to Mars, e gli inediti eseguiti durante le recenti esibizioni live.
Intanto però i Coldplay hanno lanciato un'ottima iniziativa, infatti inviando un'email entro il 26 Agosto a competitions@coldplay.com scrivendo nome ed indirizzo (un solo invio per persona), si avrà l'opportunità di vincere una copia autografata del promo CD di Paradise.
L'unica stonatura in tutto ciò è che questo potrebbe essere l'ultimo album dei Coldplay, proprio Chris Martin ha dichiarato che questa volta più delle altre ha la sensazione che Mylo Xyloto sarà l'ultimo lavoro, infatti al momento non ha idea di come potrebbero crearne un altro dato che hanno buttato giù tutto in questo disco. Comunque sia non è ancora giunto il momento di allarmarsi, il cantante aveva avuto la stessa sensazione anche dopo la realizzazione di Viva La Vida Or Death And All His Friends, ma nonostante gli innumerevoli premi e le ottime vendite, proprio Brian Eno gli ha poi comunicato che erano in grado di fare molto di più e Mylo Xyloto è stato il risultato.
Ora non resta che aspettare l'autunno per giudicare...vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi! ;)

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venerdì 12 agosto 2011

REWIND: WOODSTOCK


Sarà colpa dell'estate e dei tanti concerti che stanno avendo luogo in tutto il mondo, però oggi non vogliamo parlare di un vero e proprio film, piuttosto di un documentario tutto incentrato su un evento, il festival musicale per eccellenza: Woodstock.
Il 26 Marzo 1970 uscì nelle sale statunitensi il documentario Woodstock, da noi conosciuto più tardi col nome di Woodstock – Tre Giorni di Pace, Amore e Musica, diretto da Michael Wadleigh e ovviamente riguardante l'evento che dal 15 al 18 Agosto 1969 sconvolse la piccola cittadina di Bethel, New York. Il tutto è stato realizzato non solo utilizzando alcune registrazioni di performance live ma anche interviste ad organizzatori e addetti ai lavori, senza dimenticare il grande pubblico presente a quei 4 giorni in cui la musica è stata la protagonista assoluta.
Il documentario ha visto anche la collaborazione nel montaggio di Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker, è stato definito come il punto di riferimento per i film di questo genere, uno tra i documentari più interessanti in circolazione, tant'è che nel 1971 vinse l'Oscar come miglior documentario e fu nominato per la migliore colonna sonora. Ma questo non è tutto, talmente grande è la sua importanza che nel 1996 il National Film Preservation Board degli Stati Uniti lo ha inserito all'interno dell'archivio National Film Registry, che ha lo scopo di preservare i film culturalmente, storicamente o estaticamente significativi, situato nella Library of Congress, la maggiore al mondo in ambito storico.
Nel 1994, 25 anni dopo Woodstock, è stata pubblicata una versione più lunga, l'Official Director's Cut (con l'aggiunta del sottotitolo che noi conosciamo: Tre Giorni di Pace, Amore e Musica), di circa 225 minuti, nella quale sono stati aggiunti Janis Joplin, Jefferson Airplane e Canned Heat. Anche questa non segue cronologicamente l'evento, fatta eccezione per l'apertura di Richie Havens e la chiusura del leggendario Jimi Hendrix, più lunga in questa versione. Inoltre nel 2009 in occasione del quarantesimo anniversario del festival, il documentario è stato rimasterizzato in Blu-Ray e DVD con una Special Edition di due dischi e una Ultimate Collector's Edition di tre. La rimasterizzazione contiene ulteriori scene mai viste nelle versioni precedenti, tra queste alcune esibizioni degli Who, Santana, Joan Baez e la performance integrale dei Creedence Clearwater Revival.
Un documentario che non dovrebbe mancare in nessuna videoteca o scaffale di ognuno di noi, un perfetto souvenir per tutti coloro che hanno preso parte al festival per ricordare a più di 40 anni di distanza quei quattro giorni che hanno segnato la storia, non solo quella musicale. Ma ancor più un documentario che porterà di nuovo in vita quel festival tanto sognato da chi come noi non ha potuto partecipare, da chi in quegli anni non era ancora nato e che purtroppo non ha potuto assistere alle grandiose performances di tutti quegli artisti che purtroppo ci hanno lasciato troppo presto e che tutt'ora vengono considerati i migliori di sempre. 
Un mezzo perfetto per respirare un po' di quell'aria che con gli anni è andata persa!

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giovedì 11 agosto 2011

FRIGHT NIGHT


Qualche tempo fa avevamo dedicato un articolo al mito vampiresco, all'immortale fascino del genere che continua ad ammaliare soprattutto i giovani, creando un enorme successo tra film e telefilm, senza tralasciare i libri (trovate qui l'articolo). Oggi vi vogliamo parlare dell'imminente uscita di un film che tratta proprio questo genere, ma facciamo un salto indietro nel tempo.
È il 1985 quando esce sugli schermi il comedy-horror Ammazzavampiri (in originale Fright Night), diretto dal regista e sceneggiatore Tom Holland. Un film riuscitissimo che racchiude un insieme di generi tra l'horror, commedia adolescenziale e romantica, con tanto di atmosfera gotica, che cattura subito i giovani del tempo diventanto un cult anche tra gli amanti dell'horror vampiresco.
Il protagonista è Charlie Brewster, un liceale come tanti, grande amante dell'horror. Il ragazzo nutre sin da subito dei sospetti sul suo nuovo vicino di casa che appare strano e misterioso. Comincia ad indagare più a fondo, soprattutto dopo la notizia del ritrovo dei corpi di ragazze assassinate brutalmente, quelle stesse ragazze che aveva visto recarsi, la sera prima, nell'appartamento del suo vicino. Inizialmente rivela i suoi sospetti ai parenti ed amici, i quali non gli credono, e alla polizia, che lo prende per pazzo. Così Charlie chiede aiuto a Peter Vincent, fantomatico attore-cacciatore di vampiri che presenta film horror alla televisione. Dopo un primo incontro col vampiro Peter capisce che il giovane dice la verità e il vampiro Jerry intuisce di essere stato scoperto, così decide di ucciderli tutti. Qui inizia uno scontro tra i due protagonisti, ai quali aglio, acquasanta e crocifissi non serviranno a molto.
Il film in seguito ha avuto anche un sequel. Siamo nel 1988 quando esce Ammazzavampiri 2 (titolo originale Fright Night 2) diretto da Tommy Lee Wallace. Il risultato si rivela inferiore al primo film, riscontrando sicuramente meno successo. Qui troviamo una vampira nei panni di una diva della tv che vuole vendicare il fratello ucciso qualche tempo prima da uno studente ed un “cacciatore di vampiri”.
Il 26 Agosto assisteremo all'uscita nelle sale cinematografiche del remake di Ammazzavampiri del 1985 che si intitolerà Fright Night – Il vampiro della porta accanto, diretto da Craig Gillespie con la sceneggiatura di Marti Noxon. Nei panni del protagonista Charlie Brewster troviamo Anton Yelchin mentre in quello del vampiro Jerry Dandridge Colin Farrel, a completare il cast vi sono Toni Colette, David Tennant, Christopher Mintz-Plasse e Imogen Poots.
Questo remake differisce dall'originale per diversi aspetti: in questa nuova versione troveremo un Charlie più cool, il quale inizialmente vede in Jerry un tipo apposto, in più l'ambiente scolastico è molto più presente rispetto a l'Ammazzavampiri del 1985, in cui è del tutto assente, mentre la passione per il film horror del protagonista è totalmente eliminata.
Inoltre per rendere ancora più fisiche e ad effetto le scene horror e quelle sensuali è stato aggiunto il 3D. Quindi c'è da aspettarsi un film movimentato che appassionerà gli amanti del genere, anche se forse non quanto l'originale, che rimane un cult col passare del tempo.
In attesa di gustarci questo remake e sapere le vostre opinioni al riguardo vi lasciamo con il trailer.


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