lunedì 28 maggio 2012

FINLEY, INTERVISTA ALLA VIGILIA DELL'USCITA DI FUOCO E FIAMME!


Ci siamo, a due anni di distanza da Fuori!, domani uscirà finalmente FUOCO E FIAMME, il nuovo disco di inediti dei Finley. Noi li abbiamo raggiunti telefonicamente per avere qualche impressione a caldo alla vigilia del grande giorno!
La lunga attesa sta ormai per terminare, quasi non ci sembra vero, dopo Fuego e il primo singolo omonimo, tra pochissime ore potremo tenere tra le mani quello che è il primo album che i Finley hanno autoprodotto da indipendenti con la loro etichetta Gruppo Randa. Già perché la band ha deciso di lavorare senza i freni burocratici e contrattuali che negli ultimi anni hanno rallentato il loro percorso artistico, poggiando le basi sull'esperienza maturata in questi anni e, soprattutto, sulla loro amicizia. Ma i Finley non sono soli, con loro ci sono le persone che in questi anni hanno dimostrato fiducia nella loro musica e nel loro progetto, creando così una squadra di professionisti. In questo senso la scelta del produttore artistico è stata fondamentale: Guido Style, (frontman e anima dei The Styles, nonchè producer e songwriter degli ultimi album di J-Ax e Biagio Antonacci), ha rinnovato completamente il sound, che a differenza dei lavori precedenti risulta più asciutto, più compatto, più dinamico.
Ma questa non è l'unica novità, se avevamo lasciato i Finley in tre ora sono di nuovo in quattro, è stato ufficializzato ormai da tempo l'ingresso di Ivan Moro, amico di vecchia data e nuovo bassista, il quale ha dichiarato: "Per me essere un Finley è un po' come essere tornato a casa, una famiglia con cui sono cresciuto e con la quale voglio condividere il futuro. Una sfida stimolante, una notevole dose di motivazioni che mi spinge a poter fare e a dover dare sempre il meglio con tanta passione e massimo impegno".
Per i fan più accaniti, sicuramente già a conoscenza di quanto detto fin'ora, dobbiamo aggiungere ancora una cosa, infatti le prime copie in edizione limitata di FUOCO E FIAMME conterranno in omaggio uno speciale pass, il ROCK'N'EXPERIENCE, che permetterà l'accesso ad una community dedicata e soprattutto di vivere esperienze esclusive con i Finley, partecipando alle attività e iniziative organizzate dalla fanbase ufficiale della band.
La tracklist contiene ben 13 brani, tra questi ricorordiamo Olympia (The Sound Of My Nation), l'unica in inglese, dedicato alle Olimpiadi 2012 di Londra e Il Meglio Arriverà, che vede la collaborazione di un grandissimo cantautore italiano: Edoardo Bennato.
I Finley descrivono così FUOCO E FIAMME: “è un disco di 13 tracce rock ed energiche, frutto di un lavoro durato più di un anno. Per il titolo abbiamo scelto il fuoco come simbolo di rigenerazione, del nostro forte legame e della passione che ci fa andare avanti. Nei testi riemerge con forza quello che è sempre stato il nostro messaggio, fin dai tempi di "Tutto è possibile": uno sguardo positivo al futuro e la convinzione di poter cambiare le cose attraverso l'amore e la passione per ciò che si fa. "FUOCO E FIAMME" vuole dare voce ai molti giovani che ce la fanno, che con grande impegno e determinazione inseguono le proprie aspirazioni, in un Paese che non fa nulla per sostenerli, anzi li considera un problema”.
Prima di lasciarvi all'intervista non ci resta che elencarvi i siti attraverso i quali potrete rimanere quotidianamente in contatto con i Finley stessi:





Domani i Finley saranno alla Mondadori di Milano (ore 18.00 - Corso Vittorio Emanuele) per incontrare i fan e presentare FUOCO E FIAMME. Questi i prossimi appuntamenti dell’in-store tour: il 30 maggio alla Mondadori di Bolognail 31 maggio alla Fnac di Torinol’1 giugno alla Fnac di Firenzeil 2 giugno alla Fnac di Romail 5 giugno alla Mondadori di Marcianise (Ce), il 7 giugno alla Casa Del Disco di Varesel’11 giugno alla Mondadori di Palermo.

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venerdì 25 maggio 2012

LORAX - IL GUARDIANO DELLA FORESTA

Il primo giugno arriverà finalmente nelle nostre sale Lorax – Il guardiano della foresta in 3D, uno dei film d’animazione più attesi dell’ultimo periodo, diretto da Chris Renaud e Kyle Balda, già ampiamente noti al pubblico per aver diretto Cattivissimo me!
La storia prende vita da uno dei libri per bambini del famoso Dr. Seuss, conosciuto per altre storie di successo come il Grinch, Ortone e il mondo dei Chi, Il gatto col cappello, autore di interi universi a volte problematici, colorati con storie che spesso riflettono su tematiche abbastanza particolari.
Il cast di attori che hanno prestato le loro voci ai simpatici personaggi ai quali ci si affeziona subito è piuttosto vario e ha reso sicuramente il cartone ancor più interessante per certi punti di vista, infatti troviamo un Danny DeVito davvero poliedrico e un Zac Efron alle prese con una nuova sfida un po’ lontana dai suoi lavori precedenti e a seguire Taylor Swift, Marco Mengoni, Betty White, Ed Helms, Rob Riggle, Jenny Slate, Nasim Pedrad, Micheal Beattie e Joel Swetow. L’avventura raccontata nel cartone vede come protagonista un ragazzo, Ted, che vive in una città dove non vi è alcuna presenza del verde e nessuna forma di vegetazione, e a nessuno sembra importare più di tanto di questa cosa, se non ad una ragazza della quale è perdutamente innamorato. Così ted per conquistare la ragazza dei suoi sogni decide di mettersi alla disperata ricerca di un albero, iniziando a chiedere a chi per l’ultima volta ne vide uno.
Scopre così le differenze abissali tra il mondo di prima in cui erano le piante a fornire il sostentamento vitale d’ossigeno e alla realtà del momento, dove al posto del verde e delle piante c’è uno spietato industriale che rifornisce la città d’ossigeno in bottiglia e che cerca di ostacolarlo! Inizia così un viaggio imbattendosi in Lorax, una magica creatura brontolona che lotta per proteggere il suo mondo. Come si evince facilmente dalla trama tutto gira intorno al verde, e al cambiamento radicale se non ve ne fosse abbastanza o per niente sul nostro pianeta, quindi il motore centrale del film d’animazione è l’ecologismo e l’imparare ad avere sicuramente più rispetto per la natura, oltre alla sua rivalutazione a partire dai più piccoli fino ai più adulti. Si mantiene una sottile e velata ironia e satira pur trattando i temi con spassionata sincerità e intelligenza.
Si alternano dialoghi umoristici con canzoni e momenti di serietà che fanno del cartone un prodotto di tutto rispetto, nulla che non sia stato già affrontato o visto ma che fa divertire davvero senza troppe pretese. È pur sempre un cartone animato e in quanto tale spesso e volentieri viene preso come un qualcosa di superficiale e frivolo adatto solo ed esclusivamente a menti al di sotto di otto anni al massimo, ma pensiamo fondamentalmente che sia un orribile clichè, non c’è un limite d’età che imponga di entrare in una sala cinematografica ed uscirne con una leggerezza e un sorriso!
Ai bambini piacerà sicuramente, anche se non entrerà ad essere il classico cartone che passerà alla storia, ma piacerà anche ai grandi che spesso hanno un vero e proprio bisogno si ritornare a provare cosa significhi essere un bambino! :D



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mercoledì 23 maggio 2012

LOVE & SECRET - ALL GOOD THINGS

Il primo di giugno in Italia uscirà in Italia il film Love&Secret, conosciuto meglio anche all'estero come All Good Things, per la regia di Andrew Jarecki, salito alla ribalta nel 2003 con un documentario, Capturing the Friendmans - Una Storia Americana.
Il film conta davvero un cast interessante composto in prima linea dai due primi attori che vestono i panni dei protagonisti, Kirsten Dunst, che fin da giovane si dimostra essere una buona promessa, prendendo poi con il tempo e con film come Spiderman molta visibilità, riveste un ruolo in questa pellicola piuttosto difficile e carico di intensità. Ryan Gosling è la sua controparte e lo vediamo calarsi con estrema professionalità in un personaggio controverso e discutibile, rispetto invece ai suoi precedenti, un’alternanza tra leggerezza e spessore delle diverse parti interpretate, che non solo ha saputo gestire ma che lo hanno reso apprezzabile a tutto il pubblico. Si aggiungono alla coppia principale il grande Frank Langella, Jeffrey Dean Morgan, Kristen Wiig, Philip Baker Hall, Diane Venora.
La trama di questo avvincente triller/giallo è ispirata ad una storia vera, accaduta all’inizio degli anni ’80 a New York, uno dei più famosi casi di persone scomparse e di casi irrisolti.
È una storia d’amore ma è anche un continuo succedersi di avvenimenti che portano l’inquinamento di quest’ultima, portandola a sfociare in una misteriosa coltre di segreti e comportamenti che portano alla fine verso la scoperta di scomode verità. David Marks, figlio di un grande imprenditore ed erede e rampollo di una grande dinastia immobiliare, si innamora perdutamente di una giovane ragazza, Kathie McCarthy, studentessa e lavoratrice che ricambia il suo amore. I due si sposano e decidono di comune accordo di andarsene dalla città in cerca di una vita più tranquilla, per poi però tornare indietro, in città, convinti dal padre di David.
Il loro ritorno porta Kathie a volersi riscrivere alla facoltà di medicina per cominciare un nuovo percorso e David invece ad essere sempre di più diverso, più la vita di Kathie si fa movimentata e più la violenza e il dispotismo di David aumentano vertiginosamente, fino ad arrivare ad un punto di rottura, dove si vedono salire a galla molti dei segreti di famiglia, e dei così detti scheletri negli armadi, traumi e contraddizioni interiori che portano ad azioni sconsiderate e terribili, con la conseguente scomparsa misteriosa di Kathie. David diventa così il primo sospettato di questo strambo e pericoloso teatrino che ha portato il loro grande amore alla deriva e alla distruzione.
Il dramma che inscena il regista e che vedremo presto al cinema è un mix tra la realtà di quel lontano fatto di cronaca rimasto tutt’ora orfano di una verità certa e di giustizia, e di tutta una serie di supposizioni mai realmente concretizzate. Un film che sicuramente lascia molto, se non altro un senso di spaventosa inquietudine, definito da molti intrigante e coinvolgente con giuste pause e suspance che ne fanno alla fin fine un buon thriller che cattura lo spettatore lasciandolo tra un misto di perplessità e convinzioni. La storia può anche sembrare surreale, può non piacere o appassionare ma varrebbe la pena, almeno secondo noi, di esser visto e poi giudicato!

"Una vita perfetta, un marito ideale, un amore che nasconde un terribile segreto…!"

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mercoledì 16 maggio 2012

THE RED CARPET - ALL THESE LIGHTS

Qualche mese fa, più precisamente ad ottobre e poi successivamente anche a marzo abbiamo avuto la piacevole occasione di partecipare a delle serate dove a fare da padrone indiscusso c’era della buona  musica live, diventata ormai l’ingrediente principale di molte delle nostre serate, e a renderle ancor più interessanti è stata la presenza di una delle band che oggi andremo a presentarvi!
Stiamo parlando naturalmente dei The Red Carpet, una band nasce a Viareggio ed è composta da tre giovani e talentuosi ragazzi, Giacomo(voce e chitarra), Francesco (basso) e Federico(batteria). I ragazzi provenienti da un’esperienza musicale in comune,  nel 2009, decidono di compiere un passo decisivo e di creare un vero e proprio gruppo che desse più spessore e un’identità più definita alle loro personalità e ai loro gusti musicali abbastanza eterogenei, arrivando quindi alla nascita del loro progetto. Subito si mettono a lavoro per scrivere e portare a termine il loro primo album di debutto sulla scena musicale italiana e alla fine del 2010 riescono a far prender vita a All These Lights!
All’attivo ad oggi possono contare su un discreto numero di date che li hanno portati ad esibirsi e presentare la loro musica su moltissimi palchi e realtà italiane, e sicuramente ci hanno lasciato un gran bel ricordo delle loro esibizioni, dove hanno dimostrato di avere quella giusta carica per reggere il confronto con il pubblico, regalandoci sempre buone performance!
Facendo riferimento ai loro show live non possiamo che parlare di ciò che li ha resi alle nostre orecchie decisamente più che buoni, ovvero le canzoni contenute nell’album.  Le tracce che lo compongono sono dieci e mantengono un’impronta indie-rock con suoni decisi, potenti, lineari con una leggera punta elettronica che non intacca il lavoro nell’insieme, anzi lo arricchisce.
Il primo brano che ci apre il sipario sull’intero lavoro è “Sparks”, che confessiamo essere una delle nostre preferite! Ci facciamo guidare volentieri dal suo piacevole suono lento ma allo stesso tempo trascinante fino a “Everytime” che con  la sua trama orecchiabile e stimolante fa entrare nel vivo della sonorità della band. “Lie” ha una buona base che risulta gradevole fin dal primo ascolto, buona la ritmica e il connubio tra testo e musica.
Con Père Lachaise ci troviamo davanti ad un sound sicuramente più particolare rispetto alle precedenti, se vogliamo più accattivante, si distingue dalle altre e fa risaltare una linea guida quasi come fosse d’impronta d’oltre oceano. Proseguendo con l’ascolto arriviamo all’esatta metà dell’album con “The Road Goes(and on)” che risulta meno tirata, con un sottofondo meno battente della precedente, la si ascolta con piacere e scorre velocemente lasciando che i pensieri portino quasi ad uno stato di rilassatezza, ha un ottimo ritornello che rimane in mente anche una volta finito l’ascolto! “Something You Don’t Know” procede a tutta velocità lasciando quasi l’ascoltatore senza fiato, con un giusto accostamento dei diversi strumenti che ne fanno il punto forte del pezzo; non da meno è “Don’t You Know What You Want?” che rimane decisamente impressa, lasciando l’impressione di una sorprendente ventata di allegria e spensieratezza, entusiasmante al punto giusto.
“Natural Goodness Of  Heart “parte in modo sommesso e sfocia in aperture di strofa e ritornelli più elaborati  ma sempre attenuati da una ritmica gradevole, buona è la parte strumentale che è la chiave di successo del brano, delicata e decisa. L’intro più elettronico di “You Will Be At My Show” lascia già intendere la potenzialità di una traccia più forte, che esplode e rende il pezzo una piccola perla di energia con le giuste alternanze strumentali ed elettroniche. Come ultima canzone a concludere All These Lights troviamo “Midnight Bell” che all’inizio sembra contenere delle sonorità già note e riconducibili ad altro ma in realtà si rivela essere un degno pezzo di chiusura.
L’album si lascia ascoltare davvero con piacere, non se ne sente affatto il peso, ci si trova fin da subito immersi in sonorità interessanti e stimolanti. Uno dei punti di forza del disco è sicuramente il sound che delinea fin da subito il genere musicale della band, a tratti anche confondibile con le ben più note realtà inglesi e americane, ma una delle cose che più spiccano a parer nostro sono i testi, che meritano uno sguardo più approfondito oltre che un sommario ascolto e per ultimo ma non per questo meno importante c’è un altro punto a loro favore, la pronuncia, che li rende ancor più apprezzabili!
Insomma non ci resta che promuovere il lavoro nell’insieme e fare i complimenti per il risultato ottenuto…vi lasciamo qui qualche link dove potrete anche scaricare il loro disco e rimanere sempre aggiornati sui loro live ed iniziative! ;)
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venerdì 11 maggio 2012

A MEMORABLE DAY

La scorsa domenica è proprio il caso di dire che ci siamo imbarcate, visto il diluvio che imperversava sulla Capitale da ore, per andare a conoscere ed intervistare una band di Pesaro…gli A Memorable Day!
Abbiamo conosciuto i ragazzi che dai primi di maggio sono impegnati in un nuovo tour chiamato “LIMORTACCITOUR 2012” che li vede protagonisti insieme ad un’altra band, entrata ormai incredibilmente nel nostro quotidiano, i The Anthem!
Ma facciamo un passo indietro per presentare questi giovani ragazzi…Giacomo, Alessandro, Carlo e Andrea. Il loro progetto prende vita tra il 2007 e il 2008 e a partire da quel periodo cominciano a suonare e scrivere insieme arrivando a registrare un demo che li porta successivamente alla registrazione del loro primo Ep, Flavour, composto da 6 tracce. Ottengono subito la possibilità di poter suonare e portare in giro per l’Italia, e non solo, la loro musica con il Flavour Tour, ottenendo buoni riscontri e un sempre crescente pubblico di curiosi ascoltatori.
Nel 2010 nonostante la grande concorrenza riescono a vincere l’Mtv Generation Contest e arrivano a suonare sul palco dell’Mtv Day nello stesso anno, continuando successivamente il loro fortunato tour che li porta ancora a girare per l’Italia! Ma i ragazzi non si sono fermati, infatti hanno continuato a lavorare e tornando in studio hanno registrato un nuovo Ep, Talk To The Rocks, composto da 5 tracce, uscito in digitale a marzo 2012! Il primo Ep, Flavour, ci ha lasciato quel giusto gusto di una giovane band che pur non avendo scoperto nulla, se così si può dire, ha ottenuto un ottimo risultato.
Ci siamo lasciate andare e ci siamo ritrovate avvolte in una fresca, energetica e anche un po’ dolce fragranza con rimandi sparsi qua e la a situazioni a volte anche di stampo tipicamente d’oltre oceano. Il disco si presenta all’occhio prima che all’orecchio con una copertina originale, che fa gola e che presenta le canzoni scritte all’interno proprio come fosse un piccolo opuscolo pieno di ingredienti pronti a compiere insieme una gradevole sorpresa musicale! Wednesday Night si apre come una ballata dai toni lenti e pacati che sfociano dopo pochi secondi in un ritmo più sostenuto e vivace e apre quello che poi è un po’ tutto il filo conduttore dell’Ep.
Maniac inizia bene e finisce meglio. Don’t Take That Call si mantiene in linea con le sonorità ed è a tutti gli effetti una buona canzone equilibrata dal diverso alternarsi di pause e tratti più tirati.
Con 20 ci troviamo in una dimensione affine a quella esposta precedentemente con componenti anche dal retrogusto diverso, la promuoviamo, come pezzo funziona a tal punto che potrebbe essere tranquillamente piazzata come colonna sonora per un film!
No Means No e Maybe Lonely chiudono in grande stile, e sicuramente chi la mattina fa colazione con una buona dose di punk non può che apprezzare tutto il lavoro racchiuso in soli più di venti minuti! La linea guida è l’equilibrio tra il giusto movimento e la melodia che fa un po’ da sfondo al tutto, non si può dire che abbiano scoperto l’acqua calda o che abbiano aperto le danze a nuovi orizzonti, ma sono ragazzi che sanno il fatto loro, e che con umiltà e talento portano in giro la loro buona musica e si divertono!
Il nuovo Ep contiene invece pezzi come Duty Free, Talk To The Rocks, Best Side Of Me, che non solo riconfermano la loro tempra ma dimostrano il miglioramento e l’assestamento di stile nel loro modo di far musica, oltre che buoni arrangiamenti hanno creato una struttura abbastanza apprezzabile, non ci si annoia, anzi possiamo dire che semmai ci si stupisce! Ma senza perderci ancora in chiacchiere ed opinioni quasi ed esclusivamente positive su di loro, vi lasciamo all’interessante e divertente intervista, durante la quale abbiamo avuto modo di conoscere più approfonditamente non solo il loro modo di approcciarsi al mondo della musica, ma anche alla vita da tour, alla costruzione e creazione di un Ep, non facendoci mancare proprio nulla insomma!
Ma se volete saperne di più lasciatevelo dire direttamente da loro guardando il video!
Per scaricare e ascoltare Talk To The Rocks in digitale vi lasciamo il link!
E per finire, se vorrete godervi un buon live, non vi resta che partecipare ad una delle loro serate...non ve ne pentirete :D



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venerdì 4 maggio 2012

AMERICAN PIE: ANCORA INSIEME!

Oggi in tutte le sale italiane uscirà American  Pie: ancora insieme scritto e diretto da Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg.
Era il lontano 1999 quando per la regia dei fratelli Weitz uscì il primo capitolo, che grazie al successo ottenuto fin da subito, diede vita ad una serie di altri film, e oggi a distanza di tredici anni ci troviamo davanti all’ennesimo capolavoro demenziale dove potremmo ritrovare tutto il cast al completo del primo film: Jason Biggs, Alyson Hannigan, Chris Klein, Seann William Scott, Eddie Kave Thomas, Tara Reid, Eugene Levy.
Ma cosa è successo a quei giovani ragazzi di East Great Falls? Semplice, sono cresciuti, così come sono cresciute le loro vite! Oz dopo essersi lasciato con Heather si trasferisce in California e fa carriera come commentatore sportivo accompagnato da una ragazza che si rivela una “bella fuori e vuota dentro”, Kevin è sposato con una giovane donna in carriera e lavora in casa, Finch continua a viaggiare per il mondo accrescendo la sua fama di uomo che vive d’avventura, Stifler sembra aver perso quel fascino giovanile e si ritrova a lavorare quasi schiavizzato dal suo capo, e infine Jim e Michelle che si sono creati una famiglia con tanto di bambino.
Ma le loro vite si troveranno di nuovo unite in un week end dove rinsalderanno il loro legame d’amicizia e dove ripercorreranno in un certo senso gli anni passati…che poi scopriranno non essere poi così passati nonostante non siano più così adolescenti!
La nostalgia dei bei tempi fa da cornice a tutto il film, facendo perno su tutti gli avvenimenti! Troviamo situazioni simili, con quel gusto sempre umoristico ai limiti anche della decenza, e che negli anni ha fatto da punto forte per questo genere, l’estremizzazione di una società di ragazzi giovani e guidati  più che altro dagli ormoni e dall’inesperienza nei confronti della vita in generale,
in un certo modo i personaggi stessi hanno fatto divertire più di una generazione, portando alla ribalta una serie infinita di estremi imprevisti e contrattempi, sfidando l’improbabile e l’impossibile. La maturità che però sopraggiunge con gli anni ai protagonisti regala però un rovescio della medaglia, nonostante si mantenga lo stile inconfondibile degli inizi c’è anche una solidità e una saggezza di fondo che porta anche alla riflessione sul futuro e sull’incerto evolversi generico della vita.
Sanno di non essere più dei ragazzini, di essere cresciuti e aver superato l’età spensierata e folle, ma nonostante questo cercano di andare avanti senza mai perdere di vista il loro passato, ripercorrendolo e mantenendo viva quella scintilla adolescenziale che li tiene uniti oltre al sentimento dell’amicizia che sembra essere il collante funzionale del film!
Quindi se non sapete cosa fare durante il week end e avrete voglia di farvi anche quattro risate vi consigliamo di andarlo a vedere! Sicuramente non sarà il film definitivo, il vostro genere o quello che vi cambierà la vita, come d'altronde non lo erano nemmeno i precedenti, ma certamente sarà un modo per passare un pomeriggio o una serata diversa!
E poi si sa, sono film che non lasciano un impronta nella cinematografia per il loro spessore culturale, e spesso proprio per questo e tanti altri motivi vengono giudicati e snobbati parecchio, ma vorremmo sfidare un po’ chiunque sul fatto di non aver mai visto o sentito almeno parlare di American Pie, diventato col tempo una vera e propria icona!




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