domenica 31 luglio 2011

LIVE REPORT: SLASH @ ROCK IN ROMA 29-07-2011


Si è conclusa venerdì la carrellata di concerti proposta quest’anno da Rock In Roma, il tutto con un bel botto, probabilmente il miglior live del cartellone, quello di Slash, il quale ovviamente è arrivato in ottima compagnia, anzi, più che ottima!
Come molti di voi sapranno ad accompagnarlo alla voce c'era Myles Kennedy, virtuosissimo cantante degli Alter Bridge che ha dato prova di grandi miglioramenti in Italiano (giudicheremo meglio ad Ottobre :P), Todd Kerns al basso, un pazzo scatenato, Bobby Schneck alla chitarra, mentre davanti ad un bel ventilatore e dietro la batteria abbiamo avuto il piacere di vedere Brent Fitz....una band pazzesca!
La cosa più bella che abbiamo notato guardandoci intorno appena arrivate è stata la presenza di tantissimi giovani che a stento arrivavano a 12 anni, meno bello era vedere i genitori disinteressati occupare ottimi posti, tutti ben istruiti sulla band in toto e non solo su Slash, grande protagonista della serata, come invece abbiamo percepito dai commenti di tanti altri in età più avanzata.
Puntuali si spengono le luci e parte il sottofondo che introduce i cinque uomini sul palco, inizia il finimondo, tutti in piedi per accogliere al meglio con urla e applausi Slash, pronto ad eseguire il primo brano della scaletta, Ghost. Non poteva esserci inizio migliore se non il primo brano dell'album solista pubblicato lo scorso anno, dal quale vengono poi eseguiti anche Back From Cali, Promise, Starlight, Nothing To Say, Watch This e Doctor Alibi, brano cantato dal folle Todd Kerns, adoriamo Myles ma qui il bassista è stato grandioso!
Guardando Slash sul palco è salita un po' a tutti la voglia di sentire anche brani dei Velvet Revolver, d'altronde sono occasioni che non capitano molto spesso, beh siamo stati subito accontentati con Sucker Train Blues, Fall To Pieces e Slither, apparente ultimo brano della serata, si sa ormai c'è sempre un encore per fortuna! XD 
Ma Slash non è uno che si diverte a passare il tempo seduto sul divano a far nulla, tant'è che tra Guns N' Roses e Velvet Revolver c'è stata la breve parentesi del progetto Slash's Snakepit, dal quale sono state eseguite venerdì Mean Bone e Speed Parade.
Ora, prima di passare ai brani che più hanno smosso il pubblico presente, dobbiamo segnalare una canzone che ci ha aperto il cuore. Da grandi fan degli Alter Bridge sentire la voce di Myles cantare tutt'altri lavori un po' ci rattristava (per carità nulla di tragico, anzi potrebbe cantare anche le canzoni dello Zecchino D'Oro e saremmo comunque contente, diciamo solo che l'attesa per questo autunno si fa sentire ecco), ma non appena sono partite le prime note di Rise Today siamo esplose di gioia, ancor più quando durante il ritornello si è alzato un coro incredibile, è bello vedere tante persone apprezzare la buona musica e l'altro ieri ce n'era veramente tanta!
Tutti sappiamo che Slash con la chitarra ci sa fare, la storia parla chiaro e i miliardi di video che girano su internet ancora di più, ma una cosa è un video e un'altra è vederlo dal vivo, le sensazioni che si provano sono completamente differenti, parola di chi quei video li ha visti e rivisti e di chi venerdì ha assistito ad un assolo pazzesco partito dal main theme de Il Padrino, durato diversi minuti, che ci ha lasciate letteralmente a bocca aperta....che uomo, ma soprattutto che artista!
È arrivato il momento dei brani della band che ha segnato la storia del rock, con quel mostro di chitarrista presente sul palco e quell'incredibile voce a sostituire quella di Axl, ci dispiace ma non ci è mancato molto, la band ha subito eseguito Night Train, Rocket Queen e Civil War, della quale potrete vedere un video qui sotto, Mr Brownstone più o meno a metà scaletta e poco prima della fine Sweet Child O' Mine, momenti indimenticabili. Pensavamo che non fosse più possibile assistere a qualcosa del genere, pensiero subito smentito durante l'encore, dopo By The Sword, altro brano datato 2010, arriva il gran finale con Paradise City. Il caos, il pubblico in estasi, loro immensi e scatenati sul palco, noi ancora di più sotto, dopo l'esplosione di coriandoli partono gli applausi che terminano solo quando si riaccendono le luci principali, purtroppo questa volta lo spettacolo era finito sul serio!
Vi lasciamo con alcune foto della serata e poichè la fotocamera ci ha lasciato prima della fine, abbiamo deciso di inserire due video trovati su YouTube, entrambi di ShadowsOnYourSide, per riproporvi l'intero assolo e gli ultimi momenti dell'incredibile serata che abbiamo passato. 









































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sabato 30 luglio 2011

QUALCHE NUVOLA


Quest’anno la 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si terrà dal 31 Agosto al 10 Settembre 2011, diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, vedrà protagonista nella sezione Controcampo Italiana, tra i lungometraggi, il film Qualche Nuvola.
La pellicola prodotta dalla Minollo Film Srl, Bartleby Film Srl e Relief Srl, verrà distribuita dalla Fandango ed è l’opera prima di Saverio Di Biagio. È una commedia che ha come protagonisti i sentimenti, un film che racconta il “com’è nella realtà, ma  lascia uno spiraglio aperto anche sul come potrebbe essere.” Il regista stesso dice che raccontare la realtà oggi è necessario, e parla di questo film come di una storia sentimentale onesta, un mettere una luce e riportare quella realtà che il nostro stesso paese sta vivendo. Ciò che cattura la macchina da presa è proprio la vita di tutti i giorni, volgendo sguardi soprattutto velati e filtrati dalle emozioni più sincere e spontanee.
La storia ruota intorno a Diego, nato in un quartiere popolare di Roma distante dal centro,  lavora in un cantiere edile ed è fidanzato con Cinzia che conosce da quando erano bambini,  la quale ha come prospettiva nella sua vita quella di creare una famiglia. Il loro programma di essere una perfetta coppia già destinata viene interrotto da una conoscenza obbligata dal lavoro di Diego, che si vede costretto ad andare a restaurare la casa di Viola, che appartiene a tutt’altro mondo, tanto che la sua vita sembra essere lontana anni luce da quella di Diego. Un solo bacio tra i due però come un uragano li travolge, li porta ad avvicinarsi molto più di quanto potessero pensare fosse possibile. Una scelta e qualche dubbio che si staglia nella vita di Diego proprio come farebbe una nuvola durante una giornata di sereno.
Una storia tra un amore rassicurante e un amore impossibile, tra l’umiltà e la solidarietà, tra l’amicizia e l’integrità morale. Il film vede coinvolti molti attori italiani appartenenti a diverse generazioni, uniti tutti in un progetto corale che sottolinea il fatto che raccontare la realtà e la quotidianità per il cinema non è mai banale e a volte sembra proprio essere importante.
Come protagonista troviamo Michele Alhaique, un attore romano che si è formato presso il Centro Sperimentale di Cinamatografia di Roma e che sarà co-protagonista in un altro film che verrà presentato a Venezia insieme a Qualche nuvola, “Cavalli” di Michele Rho. Fa parte della nuova generazione di talentuosi attori italiani e la sua carriera conta già moltissime esperienze come “Nine” di Rob Marshall, ma anche accanto a Checco Zalone in “Che bella Giornata”, in “L’uomo che ama” di Maria sole Tognazzi, senza dimenticare ovviamente la sua interpretazione nella serie tv di “Eroi per caso” e l’esperienza nel campo della regia con Il Torneo con il quale ha vinto il Premio Nastro d’Argento e gli è valsa la partecipazione al Ttibeca Film  Festival!
Accanto al promettente e poliedrico protagonista Michele Alhaique c’è Greta Scarano, Alvin Prandi, Primo Reggiani, Giorgio Colangeli, Paolo De Vita, Pietro Sermonti, Michele Riondino, Paola Tiziani Cruciani, Antonella Attili, Veronica Corsi e con la partecipazione di Elio Germano, i quali contribuiscono a formare un vero e proprio film da non perdere, una perla tutta italiana! Insomma una bella storia tutta da gustare con una simpatica e davvero intrigante carrellata di attori che siamo sicure non deluderanno affatto e che porteranno avanti e in alto il nome e la bravura del nostro paese!

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venerdì 29 luglio 2011

REWIND: NEVERMIND


Questo venerdì la nostra rubrica Rewind è targata Nirvana!
Racconteremo il loro album di maggior successo che li consacrò definitivamente, cioè Nervermind.
E' il 1991 quando esplode l'uragano "Nevermind", secondo album dei Nirvana, pubblicato dalla Geffen Records. L'obiettivo era quello di eguagliare "Goo", fortunato album dei Sonic Youth che aveva venduto circa 250.000 copie, ma superò ogni aspettativa. Già a Dicembre del 1991 Nevermind vendeva 400.000 copie alla settimana solo negli Stati Uniti, arrivando nel Gennaio 1992 a togliere il primato di Billboard a Dangerous di Michael Jackson.
Nevermind significa "non importa", "non pensarci", questo era il pensiero comune che univa i giovani di quel tempo delusi da quell'America targata George Bush, sopratutto per il fatto che nessuno avesse il coraggio di reagire o protestare.
Questo è il primo lavoro della band di Seattle in cui troviamo Dave Grohl (ora leader dei Foo Fighters) alla batteria, il quale fece fare un salto di qualità al gruppo per il suo modo di suonare, segnando così parte del successo della band.
Punto di forza dell'album, oltre al sound che riesce ad unire perfettamente ritmi duri del punk rock a ritmi più melodici, è l'intensità della voce con la quale Kurt Cobain interpreta i brani, un insieme di emozioni tra rabbia, dolore e tensione. Ed è proprio questo uno dei maggiori motivi per cui Nevermind caratterizzò e rappresentò un'intera generazione che intravedeva in Kurt Cobain una specie di portavoce.
Tra i fattori che contribuirono al successo planetario ci sono sicuramente la forte campagna promozionale e la continua programmazione in radio e su MTV del video del loro primo singolo "Smells Like Teen Spirit", ma questo ed i premi ricevuti non toccarono molto la band, addirittura Kurt Cobain qualche tempo dopo dichiarò di cominciare a stufarsi dell'album, il sound non lo soddisfaceva soprattutto per via di alcune intromissione della casa discografica.
Grande cult divenne la copertina per la sua originalità. L'ideatore dell'immagine è stato proprio il leader Kurt Cobain che rimase affascinato da un documentario riguardante il parto in acqua. L'innocenza del neonato potrebbe rappresentare gli stessi Nirvana poiché in quel periodo erano ancora semisconosciuti, mentre il particolare del dollaro attaccato ad un amo starebbe a simboleggiare metaforicamente la facilità con la quale i gruppi rock si lasciavano abbindolare da false promesse, ma anche l'innocenza di Cobain (il bambino) immerso in mondo alieno (l'acqua), con l'amo ed il dollaro come lancio verso una carriera artistica in svolta. All'uscita di Nevermind l'immagine della copertina sollevò alcune polemiche per il fatto che ritraesse un neonato nudo e in quell'occasione Kurt Cobain dichiarò "Se vi sconvolge tanto, sotto sotto, siete dei pedofili." La stessa copertina vent'anni anni dopo continua a far parlare, infatti secondo una notizia pubblicata da NME, Facebook aveva fatto togliere l'immagine pubblicata sulla pagina ufficiale dedicata ai Nirvana in occasione dell'anniversario di Nevermind, questo perché violava i termini d'uso. In realtà lo stesso sito proprio ieri ha pubblicato un post in cui Facebook smentiva tutta la storia ed effettivamente ad oggi l'immagine si trova nel profilo della band.
12 sono le tracce che compongono Nevermind, più una ghost track inserita alla fine, “Endless Nameless”.
Track d'apertura, nonchè canzone simbolo dell'album, è la famosissima ed amatissima "Smells Like Teen Spirit". Dal suono impetuoso e travolgente, alterna strofe caute a ritornelli in cui esplode una grande energia. Sicuramente uno dei più bei pezzi della storia del rock, tanto che lo troviamo al nono posto nella classifica delle 500 canzoni migliori della storia stilata da Rolling Stone.
Brano dallo stesso stile di "Smells Like Teen Spirit" è “In Bloom”. Le strofe sono attenuate per poi spiccare prima del ritornello in un boato in cui è decisivo anche il controcanto di Dave Grohl.
Grande successo ebbe anche “Come As You Are”, tanto che è il secondo singolo più venduto dei Nirvana. Nel 2004 è stato inserito nella classifica delle 500 canzoni immortali secondo la rivista Rolling Stone. Dall'atmosfera ansiosa ed immaginaria sembra portare l'ascoltatore o fan ad interpretare il testo piuttosto che limitarsi a cantarlo.
Più semplice ma che rimane comunque impresso è l'ultimo singolo dell'album “Lithium”, che starebbe a rappresentare un attacco alla religione.
Oltre a questi grandi singoli l'album contiene anche brani come “On A Plain, “Breed” e “Lounge Act”, scorrevoli e piacevoli, “Stay Away”, dai ritmi più sostenuti ma trascinante, “Territorial Pissings”, in cui domina il pungente punk. Un brano semplice e rilassante lo ritroviamo in “Polly”, registrato un anno prima rispetto agli altri con Chad Channing alla batteria, in cui, con un'ammaliante voce, Kurt Cobain racconta un fatto realmente accaduto.
L'album si chiude con “Something by the way”, una delicata ballad autobiografica che si distacca dallo stile dell'album, ma comunque un pezzo appropriato per la chiusura.
Da Nervermind sono derivate tre pubblicazioni ufficiali: un disco promozionale uscito nel 1992 intitolato “Nevermind It's An Interview” e un documentario in DVD pubblicato nel 2005 dal titolo “Nevermind – Classic Albums”, il quale contiene interviste foto e performance che documentano la storia della produzione del disco. Infine è fresco di questi giorni un articolo di Rockol secondo il quale il 19 Settembre 2011 per celebrare il ventennale dell'uscita di Nevermind verrà messo in vendita anche un cofanetto deluxe, che conterrà due cd, e un super deluxe in edizione limitata, composto da un DVD contenente il concerto tenutosi a Seattle per la BBC, e quattro CD contenenti il disco rimasterizzato, provini, rarità, b-side, la versione di Nevemind "Devonshire Mixes" e la prima ufficiale, tutto ad opera di Butch Vig.
Un'album sicuramente raro ed unico che ha segnato un capitolo nella storia della musica, diventando uno dei dischi più venduti del XX secolo, tant'è che attualmente si calcolano oltre 30 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
La chiusura di questo il rewind la dedichiamo alla canzone simbolo per eccellenza che ha fatto la storia dei Nirvana e che continua a vivere nel tempo, "Smells Like Teen Spirit".



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giovedì 28 luglio 2011

LIVING IN THE MATERIAL WORLD, UN DOCUMENTARIO SU GEORGE HARRISON


Da amanti del cinema e della musica leggere questa notizia su NME ci ha cambiato e migliorato la giornata afosa di due settimane fa. Il 10 Ottobre uscirà in DVD il documentario di Martin Scorsese Living In The Material World, tutto dedicato a George Harrison, purtroppo deceduto il 29 Novembre 2001 a causa di un cancro.
Il film, tre ore e trenta minuti circa, tratta la vita del celebre chitarrista dagli inizi musicali a Liverpool, toccando anche il ruolo di produttore cinematografico e quello di filantropo, con un occhio di riguardo sulla spiritualità che ha caratterizzato la sua vita, è co-prodotto con la vedova di Harrison Olivia e conterrà diversi interventi e registrazioni dei due Beatles ancora vivi, Paul McCartney e Ringo Starr. Sono inoltre presenti all'interno del documentario interviste a Yoko Ono, Eric Clapton, Jackie Stewart, Phil Spector, Terry Gilliam ed Eric Idle.
Il titolo ovviamente riprende l'album solista Living In The Material World che Harrison pubblicò nel 1973 e che riscosse un incredibile successo vendendo milioni di copie.
Scorsese ha dichiarato di essere un grande fan di George Harrison, per questo è stata una gioia per lui passare del tempo con Olivia, intervistare gli amici più stretti, vedere materiale anche mai pubblicato prima e ascoltare tutta quella musica da lui tanto adorata.
Prima dell'uscita in DVD il documentario verrà mostrato solo negli Stati Uniti sul canale HBO in due parti i prossimi 5 e 6 Ottobre, inoltre verrà pubblicato anche un libro scritto dalla moglie Olivia con tante fotografie, lettere ed estratti della vita del grande chitarrista.
Un documentario imperdibile non solo per tutti i fan dei Fab Four o del singolo Harrison, ma anche per tutti quelli che fanno della musica la propria vita e che vogliono rivivere o assaggiare per la prima volta i momenti e il percorso di un uomo che sarà ricordato per sempre! 

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mercoledì 27 luglio 2011

LIVE REPORT: SKUNK ANANSIE @ ROCK IN ROMA 20-07-2011


Il cartellone del Rock In Roma continua a chiamarci e ovviamente ogni tanto bisogna rispondere XD. Così Mercoledì scorso siamo tornate all'Ippodromo delle Capannelle, sicuramente non per l'ultima volta :P, per assistere al concerto di una band che da anni volevamo vedere, gli Skunk Anansie.
Non si sa mai, dopo già un periodo di pausa alle spalle non volevamo di certo rimanere anche questa volta con la delusione per la mancanza di un live, quindi senza pensarci più di tanto ci siamo dirette verso la nostra meta preferita di questo periodo.
È stato bello poter cantare insieme a loro non solo alcune delle canzoni pubblicate dopo la reunion come Because Of You, My Ugly Boy o Over The Love, ma anche molti dei successi passati, che hanno caratterizzato la nostra adolescenza e che chissà quante volte abbiamo ascoltato in tutti questi anni.
L'esclamazione che abbiamo ripetuto più volte durante il concerto? “Fermatela!”. Nelle interviste abbiamo sempre visto una Skin abbastanza tranquilla e pacata, beh su quel palco c'era tutt'altra persona! A parte il discreto coprispalle, o almeno questo sembrava essere, e le zeppe probabilmente non comodissime per un concerto, che si è fortunatamente tolta dopo alcuni brani, oltre a cantare, saltare, ballare e scatenarsi sul palco durante la maggior parte dei brani, per la gioia di tutti coloro che occupavano le prime file si è divertita più di una volta a scendere durante l'esecuzione. Non contenta però si è letteralmente buttata sopra il pubblico e non si è limitata a questo, evidentemente deve essere in ottima forma e in possesso di un equilibrio notevole poiché l'abbiamo vista cantare in tutta tranquillità stando in piedi sopra la gente! Per non parlare poi di quando si è arrampicata sulla balconata che avevamo davanti...il delirio! Da quel momento tutte le persone che avevamo intorno sono cambiate, come impazzite, e nessuno si è più riseduto di nuovo!
Uno spettacolo più che divertente, che unito alla bravura della band e alla voce fenomenale di Skin, ha anche dato prova di un'estensione vocale notevole più di una volta, ha colmato pienamente tutta la delusione che lo scioglimento di qualche anno fa ci aveva portato.
Qualcuno di voi era presente? Beh allora potete rivivere alcuni di quei momenti con la galleria fotografica qui sotto insieme al video di una delle nostre canzoni preferite, nonché uno dei più grandi successi degli Skunk Anansie: Secretly!








































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