giovedì 19 aprile 2012

TO ROME WITH LOVE

To Rome With Love è il titolo di uno dei film più attesi di questo periodo, che segna e accompagna in qualche modo il ritorno in scena e alla regia del grande Woody Allen!
Ad affiancare il poliedrico regista dalla mente davvero brillante, che non ha fatto altro che dimostrare nel tempo di essere molto più che un artista, c’è anche Roberto Benigni che dopo diversi anni di lontananza torna con  stile sul grande schermo.
Il cast del film naturalmente non si ferma a queste due rispettabili e illustri personalità, infatti troviamo nomi del calibro di Alec Baldwin, Penélope Cruz, Judy Davis, Jesse Eisenberg, Greta Gerwing, Ellen Page, ma a rendere ancor più speciale la pellicola è la collaborazione e la fusione avvenuta a livello artistico con parte del cast di provenienza del tutto italiana con Antonio Albanese, Alessandra Mastronardi, Ornella Muti, Riccardo Scamarcio, Flavio Parenti e Alessandro Tiberi.
Ma passiamo a quella che è la storia che ha un’impronta piuttosto particolare visto che è ispirata alla struttura e alle novelle “Decameroniane” di Boccaccio, con episodi ambientati tutti a Roma e che nonostante non abbiano corrispondenza tra loro e non si incontrino mai, s’intrecciano comunque in modo equilibrato nel montaggio finale. Le scene che si articolano sul paesaggio romano sono quattro:
Jack e Sally, una coppia di giovani studenti americani che sono nella Capitale e che attendono l’arrivo della migliore amica di lei, Monica, un’acerba attrice con la fama di essere una grande seduttrice. Jack si invaghisce in qualche modo di Monica e fa la conoscenza di John, un famoso architetto di ritorno a Roma dopo quasi trent’anni, che rivedendo un po’ in Jack se stesso alla sua età lo mette in guardia rispetto al suo comportamento.
Jerry, un regista d’opera in pensione, con sua moglie Phyllis, una psicologa, arrivano a Roma sotto invito della giovane figlia Hayley, che essendosi innamorata di Michelangelo, decide di far conoscere le due famiglie.
La vita di Leopoldo Pianello invece subisce una trasformazione, da anonimo cittadino un giorno comincia ad essere molto famoso, tanto che sono improvvisamente tutti interessati a lui e ad ogni sua attività, senza saperne il perché. La salita alla ribalta con la popolarità porterà però oltre ad un iniziale fascino, anche un rovescio della medaglia.
E per ultima la situazione di Antonio che arriva nella Capitale con la speranza di presentare la sua nuova moglie Milly e poter ottenere un prestigioso lavoro, ma le avversità e le casualità separano per un intera giornata la coppia, e Antonio si vede quasi costretto a presentare e passare del tempo con un’estranea piuttosto che con sua moglie.
Una storia quindi che porta ed ha tutto il migliore gusto dello stile ormai inconfondibile di Woody Allen. Una commedia che non risparmia di certo la sua identità ispirata deliberatamente a personaggi già ampiamente analizzati negli anni passati e che hanno fatto in un certo senso “storia” e un modello vero e proprio con una forte ripresa di canoni tipicamente Felliniani alla Roma del tempo che anche attualmente regala sempre lo stesso retrogusto di classe.
Una storia che infondo prende un po’ in giro quelle che sono alcune delle manie di noi italiani, mettendoci un po’ come icone idealizzate da molti non solo oltreoceano, ma invece di risultare offensivo tutto ciò, prende piuttosto la parte migliore, il riso, la leggerezza , il potere di saper far ridere!
Quattro spaccati così comuni e semplici che vengono resi però particolari e godibili dalla velata comicità tipica italiana.
E a fare da cornice e rendere unico il film c’è Roma. Ma non quella Roma vista e rivisitata dal mondo intero con troppi forse luoghi comuni, ma luoghi nascosti e quasi magici, vie e vicoli davvero ricercati e scorci poco frequentati, che hanno dato un volto nuovo ad una delle più belle monumentali e eterne città del mondo!
Fatevi quindi conquistare da questo mix di incredibili ingredienti, mettete da parte per una volta i pregiudizi e i pensieri e fatevi guidare nel contorto e reale tanto quanto surreale mondo non poi così lontano dal nostro immaginario!


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