mercoledì 16 maggio 2012

THE RED CARPET - ALL THESE LIGHTS

Qualche mese fa, più precisamente ad ottobre e poi successivamente anche a marzo abbiamo avuto la piacevole occasione di partecipare a delle serate dove a fare da padrone indiscusso c’era della buona  musica live, diventata ormai l’ingrediente principale di molte delle nostre serate, e a renderle ancor più interessanti è stata la presenza di una delle band che oggi andremo a presentarvi!
Stiamo parlando naturalmente dei The Red Carpet, una band nasce a Viareggio ed è composta da tre giovani e talentuosi ragazzi, Giacomo(voce e chitarra), Francesco (basso) e Federico(batteria). I ragazzi provenienti da un’esperienza musicale in comune,  nel 2009, decidono di compiere un passo decisivo e di creare un vero e proprio gruppo che desse più spessore e un’identità più definita alle loro personalità e ai loro gusti musicali abbastanza eterogenei, arrivando quindi alla nascita del loro progetto. Subito si mettono a lavoro per scrivere e portare a termine il loro primo album di debutto sulla scena musicale italiana e alla fine del 2010 riescono a far prender vita a All These Lights!
All’attivo ad oggi possono contare su un discreto numero di date che li hanno portati ad esibirsi e presentare la loro musica su moltissimi palchi e realtà italiane, e sicuramente ci hanno lasciato un gran bel ricordo delle loro esibizioni, dove hanno dimostrato di avere quella giusta carica per reggere il confronto con il pubblico, regalandoci sempre buone performance!
Facendo riferimento ai loro show live non possiamo che parlare di ciò che li ha resi alle nostre orecchie decisamente più che buoni, ovvero le canzoni contenute nell’album.  Le tracce che lo compongono sono dieci e mantengono un’impronta indie-rock con suoni decisi, potenti, lineari con una leggera punta elettronica che non intacca il lavoro nell’insieme, anzi lo arricchisce.
Il primo brano che ci apre il sipario sull’intero lavoro è “Sparks”, che confessiamo essere una delle nostre preferite! Ci facciamo guidare volentieri dal suo piacevole suono lento ma allo stesso tempo trascinante fino a “Everytime” che con  la sua trama orecchiabile e stimolante fa entrare nel vivo della sonorità della band. “Lie” ha una buona base che risulta gradevole fin dal primo ascolto, buona la ritmica e il connubio tra testo e musica.
Con Père Lachaise ci troviamo davanti ad un sound sicuramente più particolare rispetto alle precedenti, se vogliamo più accattivante, si distingue dalle altre e fa risaltare una linea guida quasi come fosse d’impronta d’oltre oceano. Proseguendo con l’ascolto arriviamo all’esatta metà dell’album con “The Road Goes(and on)” che risulta meno tirata, con un sottofondo meno battente della precedente, la si ascolta con piacere e scorre velocemente lasciando che i pensieri portino quasi ad uno stato di rilassatezza, ha un ottimo ritornello che rimane in mente anche una volta finito l’ascolto! “Something You Don’t Know” procede a tutta velocità lasciando quasi l’ascoltatore senza fiato, con un giusto accostamento dei diversi strumenti che ne fanno il punto forte del pezzo; non da meno è “Don’t You Know What You Want?” che rimane decisamente impressa, lasciando l’impressione di una sorprendente ventata di allegria e spensieratezza, entusiasmante al punto giusto.
“Natural Goodness Of  Heart “parte in modo sommesso e sfocia in aperture di strofa e ritornelli più elaborati  ma sempre attenuati da una ritmica gradevole, buona è la parte strumentale che è la chiave di successo del brano, delicata e decisa. L’intro più elettronico di “You Will Be At My Show” lascia già intendere la potenzialità di una traccia più forte, che esplode e rende il pezzo una piccola perla di energia con le giuste alternanze strumentali ed elettroniche. Come ultima canzone a concludere All These Lights troviamo “Midnight Bell” che all’inizio sembra contenere delle sonorità già note e riconducibili ad altro ma in realtà si rivela essere un degno pezzo di chiusura.
L’album si lascia ascoltare davvero con piacere, non se ne sente affatto il peso, ci si trova fin da subito immersi in sonorità interessanti e stimolanti. Uno dei punti di forza del disco è sicuramente il sound che delinea fin da subito il genere musicale della band, a tratti anche confondibile con le ben più note realtà inglesi e americane, ma una delle cose che più spiccano a parer nostro sono i testi, che meritano uno sguardo più approfondito oltre che un sommario ascolto e per ultimo ma non per questo meno importante c’è un altro punto a loro favore, la pronuncia, che li rende ancor più apprezzabili!
Insomma non ci resta che promuovere il lavoro nell’insieme e fare i complimenti per il risultato ottenuto…vi lasciamo qui qualche link dove potrete anche scaricare il loro disco e rimanere sempre aggiornati sui loro live ed iniziative! ;)
Facebook
Twitter
Myspace

Nessun commento:

Posta un commento