Il 9 Settembre uscirà nelle sale il film Contagion per la regia di Steven Soderbergh, presentato proprio lo scorso sabato fuori concorso al Festival di Venezia 2011.
Tra gli interpreti principali vediamo protagonisti grandissimi nomi noti del grande planetario di Hollywood, da Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Marion Cotillard, Kate Winslet, fino a Laurence Fishburne, che riescono a rendere almeno a livello presentativo il film interessante e degno di essere visto.
La trama proprio come già annuncia il titolo stesso parla di un contagio, di un'epidemia. Una storia che vede l’intera umanità minacciata ed in pericolo a causa di una malattia molto simile per causa ed effetto all’influenza suina e per la quale i medici stentano a trovare una cura efficace. Il mondo intero cade in un pandemonio, il panico si diffonde velocemente tanto quanto il virus, tanto che in molti sono convinti della venuta dell’apocalisse. Sorgono problemi su problemi, la popolazione è in balia di sé stessa e della paura che scatena la nevrosi comune di fronte alla più grande paura dell’essere umano…la sua distruzione per cause contro le quali non ci sono rimedi infallibili!
Insomma un film ad altissimo tasso di ansia e paranoico per eccellenza, tanto da sembrare la solita americanata che negli anni passati i cinema hanno già ospitato, ma forse in questo nuovo lavoro potremmo vedere, oltre alla bravura e il calibro degli attori in questo genere diciamo “diverso” dai ruoli per i quali si sono fatti conoscere negli anni passati, anche un campanello d’allarme di quanto possa essere facile al giorno d’oggi con poco mandare in frantumi certezze e il mondo così come appare e lo viviamo.
Il principio della fine verrà poi reso noto solamente verso la conclusione del film dove si avrà visione di quanto i problemi che affliggono l’umanità non hanno la valenza e maestosità di quelli biblici, ma per quanto banali e “leggeri” possano sembrare, riescono a mettere in ginocchio un intero pianeta con relative catastrofi a catena.
Un tema sicuramente impegnativo e socialmente non facile da trattare, il tutto verso l’ingnoto e così complicato futuro dell’uomo in condizioni estreme!
Non ci resta che aspettare l’uscita nelle sale per poter giudicare al meglio questo lavoro e scoprire se si tratta di una grandissima “americanata” di quelle che ormai siamo abituati a vedere in continuazione dove il mondo è messo sempre al limite delle sue possibilità o seppure un film tutto sommato godibile e intrigante!
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