Dopo quasi un anno di trepidante attesa è finalmente uscito il video di This is war dei 30 Seconds to mars che da anche il titolo all’album uscito nel dicembre del 2009. Il video che tutti temevamo fosse ormai solo un miraggio appannato è ormai edito in due versioni, sia quella censurata che incensurata. Si apre con una frase significativa di E. G. Wells, “If you don’t end war, war will end us” che tradotto significa “Se non finiamo la guerra, la guerra finirà noi”.
Un messaggio di apertura forte tanto quanto molto reale e di facile e naturale condivisione da parte di tutti. Il video è stato diretto da Edouard Salier e non come di consueto da Bartholomew Cubbins (Pseudonimo con il quale Jared Leto ha firmato i lavori dei video precedenti), e vede protagonista la band nelle vesti dei Marines americani, impegnata in un conflitto in un territorio semi deserto e ostile, con vere e proprie armi, carri armati ed effetti speciali degni di un grande film d’azione.
Tomo, Shannon e Jared si vedono alla guida di un Hummmer dei Marines con il loro successivo arresto alla visione di un iniziale calma apparente, trasformatesi in un combattimento a fuoco contro un nemico che si presenta con una serie interminabile di oggetti e mezzi militari di ogni genere, elicotteri, aerei, navi che a gran velocità si stanziano nel cielo, si schiantano e si dirigono tutti verso un unico punto di incontro, come attratti da una forza superiore che li costringe ad unirsi e compattarsi in una sola ed enorme figura sospesa in aria, una forma piramidale.
Nonostante l’apparenza che potrebbe far pensare ad un video un po’ scomodo per il tema trattato quale la guerra, il messaggio è rivolto alla pace.
Il testo della canzone This is war lascia aperti diversi sbocchi interpretativi con molte allusioni grazie anche a parole di forte impatto e significato, che unito al video si rivela essere ancor più importante e espressivo nel voler rappresentare un’effettiva e propria critica nei confronti dei conflitti sia materiali che personali ed individuali, rappresentando in un certo modo non solo il simbolo di una guerra combattuta fisicamente ma anche a livello interiore, per o contro dei nemici o degli ideali. Forte anche per le immagini che si vedono e riconoscono con grandi esponenti policiti e socio-culturali e gli appellativi come soldati, civili, martiri, vittime, leader, emerginati e le verità e bugie associati ad esse.
Come ormai ci hanno abituato da sempre, i 30 Seconds to mars hanno nascosto all’interno del video dei particolari e dei messaggi che come spesso hanno fatto anche in passato con i video precedenti, ci rimandano a concetti e ragionamenti che sono tutt’altro che superficiali e semplici e soprattutto che non tutti riescono a percepire e capire appieno. Ci sono due carte da gioco, il Re e la Regina, ci sono frasi come "In the moment is all I have so in the moment is where I live" e la canzone L 490 sui caschi, come anche il loro simbolo della triad e ₪ ø lll ·o. che rappresenta in termini di simboli il loro nome e la piramide finale….
Un lavoro davvero eccezionale e all’altezza della loro bravura!
Nei prossimi giorni il singolo sarà trasmesso in tutte le radio italiane, mentre il video sarà in rotazione a partire dalla fine del mese di aprile.
Voi cos’altro avete notato e cosa pensate significhi in un contesto del genere? Cosa pensate del video in generale?
Voi cos’altro avete notato e cosa pensate significhi in un contesto del genere? Cosa pensate del video in generale?
Vi ricordiamo inoltre che la band sarà in Italia nel mese di giugno per 2 concerti:
17 Giugno - Milano, Arena Fiera Rho
17 Giugno - Milano, Arena Fiera Rho
Non è all'altezza dei video precedenti a parar mio, ma è il messaggio che vuole lanciare la parte più importante!!
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