giovedì 20 ottobre 2011

MATRIMONIO A PARIGI


Proprio questo venerdì uscirà in tutte le sale italiane il film che tutti si sarebbero aspettati con l’avvicinarsi di Natale, mentre invece quest’anno hanno giocato d’anticipo scegliendo come data d’uscita il 21 Ottobre. Ma a cosa ci riferiamo? Naturalmente a quello che ormai tutti hanno ribattezzato come il “cinepanettone” anche se ormai l’appellativo rimane più che altro solo ed unicamente per il filone di film al quale anche quest’ultimo lavoro appartiene. Il titolo è Matrimonio a Parigi per la regia di Claudio Risi.
Come molti di voi già sapranno o almeno ne avranno anche solo sentito parlare il primo a spiccare in un cast davvero ricco e ben articolato è proprio Massimo Boldi, ormai un grande mattatore in questo campo che ogni anno riesce a portare a suo favore critica e incasso, benché una grandissima parte del pubblico sembri ormai essere stanca di un format che tende dopo tutti questi anni ad avere stesse forme e analoghe situazioni nelle quali i diversi protagonisti vivono le proprie avventure, sia che si tratti di matrimoni in posti esotici, gite, o vacanze rocambolesche sia estive o natalizie!
Ma passiamo al film che quest’anno proprio come i precedenti vanta appunto un ampio cast, alcuni più noti che accompagnano ormai da tempo Boldi, e che sono volti familiari e ben conosciuti come Biagio Izzo, Anna Maria Barbera, Enzo Salvi, Massimo Ceccherini. Ma vi sono anche volti relativamente nuovi soprattutto nel vederli cimentarsi in ruoli di questo tipo, e troviamo infatti Paola Minaccioni, Emanuele Bosi, Diana Del Bufalo, Loredana De Nardis, Raffaella Fico, Guglielmo Scilla e la straordinaria partecipazione di Rocco Siffredi.
La storia vede protagonista prima  Lorenzo, un vero milanese, alle prese con la sua fabbrica e il suo canale televisivo che insieme alla moglie e il socio fanno di tutto per poter evadere il fisco. Poi invece c’è Gennaro, un napoletano Doc, che è un ufficiale della Guardia di Finanza che è talmente fedele al suo lavoro da controllare anche il negozio d’intimo della moglie Costanza. I due hanno i loro rispettivi figli che studiano all’Institut de Art et Design de Paris, Diego e Mirko, che a loro insaputa sono anche diventati amici e che hanno invitato le loro famiglie per la loro cerimonia di Diploma.
In viaggio per Parigi Lorenzo e Gennaro si conoscono e da lì cominciano a nascere i problemi che si ripercuoteranno per tutta la durata del film, quelli appunto che Lorenzo ha con il fisco e che confida allegramente a Gennaro pensando che in quanto napoletano, se ne intendesse. Solo che quando ormai arrivano a Parigi Lorenzo scopre che in realtà ha raccontato tutto alla finanza e comincia la sua disperata fuga.
Tutto però diventa inutile quando entrambi scoprono a malincuore che dovranno stare nella stessa suite e condividere tutto. Nulla può la simpatia nei confronti di Gennaro per fargli cambiare idea e non far partire la denuncia. Ma a complicare il tutto arriva il suo socio, Leonardo,  che è intento a conquistare Elvira, la moglie di Lorenzo, che però si invaghisce del misterioso stilista francese Leroy che si rivelerà essere alla fine attratto più dal socio Leonardo che da Elvira. In tutto questo compaiono ripetutamente i coniugi romani Annibale e Anita, due tassisti che accompagnano i loro spostamenti e che cercano in tutti i modi di avere un figlio.
Ma Parigi porta con se anche il nome di “città dell’amore” infatti i figli si invaghiscono uno di una ballerina di burlesque e l’altro proprio della seconda figlia di Gennaro. Questo inaspettato amore sbocciato tra i ragazzi mette davanti ad una scelta Lorenzo, se continuare a scappare o rimanere per la felicità del figlio. Insomma una sequenza di situazioni e scenette che si susseguono per tutta la durata della pellicola condite dalle solite battute e teatrini dati dalle differenze tra centro, sud e nord stavolta sulle rive della Senna!
Sicuramente saranno in molti ad essersi stancati di questi classici film pieni delle ormai strasentite battute e trame già viste e riviste, ma è anche vero che in alcuni momenti anche film del genere aiutano a far riprendere un sorriso o a distendersi da una dura e odiosa giornata di lavoro. Film del genere non si sono mai preposti di lasciare un grande insegnamento intrinseco nelle loro trame, ne tanto meno un grande insegnamento filosofico, ma bensì di riprendere caratteristiche quotidiane e riportarle seppur esasperate sullo schermo in modo divertente e spensierato senza prefiggesi il dovere di essere un pesante film d’autore, ma pur contenendo in se un filone di morale. Sono sempre tutti pronti a giudicare e puntare il dito ogni anno ad ogni appuntamento per questi film ma poi alla fine sono in tante le persone che vanno a vederli.  Qualcosa non torna non credete? Certo non saranno capolavori del cinema italiano o sontuose opere prime di altissimo valore etico e morale ma sappiamo tutti che in fin dei conti per molti è diventato anche un appuntamento annuale per farsi due risate senza nessun impegno!
Quindi di che idea siete? Di quelli che non andrebbero mai e poi mai a vedere un film del genere al cinema reputandolo “spazzatura” o di quelli che invece aspettano magari non proprio con ansia ma con curiosità film di questo tipo?
A volte si dice che bene o male…l’importante è che se ne parli! E se dopo tutti questi anni riescono ad alzare ancora così tanto odiens e l’attenzione sia di critica che di pubblico qualcosa vorrà pur dire no? ;D

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