venerdì 21 ottobre 2011

REWIND: PRETTY WOMAN

Al Festival del Cinema di Roma di quest’anno ci sarnno diversi avvenimenti importati e uno di questi sarà proprio incentrato su Richard Gere, infatti gli verrà consegnato il premio Marco Aurelio per la sua carriera, iniziata nel ormai nel lontano 1973. Proprio in onore a questa sua premiazione abbiamo deciso di incentrare l’attenzione del rewind di oggi su uno dei suoi tanti film che è rimasto nel cuore di moltissime persone…Pretty Woman!

Era proprio il 1990 quando questa favola sempre molto moderna fece capolino nel mondo cinematografico mondiale, consacrando definitivamente Richard Gere sul grande schermo ma portando alla ribalta anche una giovanissima e talentuosa Giulia Roberts! La commedia romantica diretta da Garry Marshall da più di vent’anni è entrata ormai a far parte nell’immaginario collettivo di quei classici film che almeno una volta nella vita vanno visti.
Una storia che in se non ha moltissimi tratti originali ma che fa proprio di questo il suo punto forte, l’essere molto più alla portata della fantasia e i sogni di tutti i più temerari romantici. La storia è quella di Vivian Ward, una giovane prostituta a Hollywood, che vede cambiare la sua intera vita nel momento in cui conosce un affarista miliardario, Edward Lewis.
I due si incontrano ed Edward rimane completamente affascinato, tanto da proporre a Vivian un affare, cioè quello di rimanere con lui per un intera settimana ad un prezzo straordinario al quale la ragazza non rinuncia. Inizialmente tra di loro c’è un rapporto solo professionale ma ben presto la vicinanza farà uscire dai due lati nascosti, il meglio di loro.
Edward cerca di aiutarla ad acquisire stile, grazia, portamento e insieme ai consigli ed insegnamenti del direttore del loro albergo e riescono finalmente a trasformarla. Insieme scoprono i modi di vivere l’uno dell’altra e si migliorano fino a che non si innamorano. In definitiva Pretty Woman può essere tranquillamente considerata come una rivisitazione in chiave moderna di Cenerentola. Infatti la ragazza relativamente “povera” e senza un’adeguata classe e istruzione riesce a diventare una donna di tutto rispetto, trovando un principe e un amore nel medesimo momento.
Quando Vivian decide di riprendere anche gli studi improvvisamente arriva Edward che si presenta a lei con un mazzo di fiori in mano e superando la sua fobia per le altezze prende una scala per raggiungere la sua amata, coronando così in un bellissimo lieto fine la loro storia d’amore. Dunque è chiaro a tutti che Pretty Woman è un’ottima commedia sentimentale, c’è del romanticismo, realtà a volte scomode, e quel pizzico di fiaba che rende l’intera pellicola forse un po’ stucchevole e ripetitiva per i più duri a farsi coinvolgere dal sentimentalismo,  ma di sicuro nell’insieme risulta essere un capolavoro di straordinario impatto emotivo, e ciò lo dimostra il continuo interesse del pubblico in ogni suo passaggio televisivo, e che  nonostante il passaggio di decenni non sia sfiorito per niente il suo appeal!
A rendere ancora più accattivante il film c’è la colonna sonora “Oh Pretty Woman” di Roy Orbison che ha proprio ispirato il titolo della pellicola stessa. E infondo non fa altro che dimostrare che credere che tutto sia possibile nella vita e che sognare il ricco e bel principe azzurro non sia così sbagliato…voi cosa ne pensate? Sognate il principe azzurro sul cavallo o pensate che sia bello e giusto sognare ma che poi nella realtà non sempre le cose vanno e si presentano così patinate e ornate di momenti pieni di romanticismo e amore?

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