venerdì 7 ottobre 2011

REWIND: TEN


In occasione dell'uscita del documentario PJ20 in questi giorni si è parlato molto spesso dei Pearl Jam, considerati tra i maggiori rappresentanti della scena musicale grunge degli anni '90 e tra i migliori rappresentanti del rock alternativo, quindi oggi vogliamo approfittare della nostra rubrica Rewind per tornare a parlare di musica e soprattutto ricordare l'album Ten.
Dopo tutti questi anni di carriera non potevamo non tornare alle origini, all'album che nell'Agosto del 1991 segnò il debutto di Eddie Vedder e soci. Nonostante le vendite iniziali non furono molto entusiasmanti ora Ten rientra tra i più importanti album della storia del rock, è restato nelle classifiche per ben due anni, raggiungendo anche la seconda posizione di Billboard, e ha venduto milioni e milioni di copie.
Detto ciò risulta facile capire come la band si conquistò subito l'onore di essere all'altezza di tante band che in quegli anni stavano segnando la storia del grunge, tra queste ovviamente i Nirvana.
La tracklist vede la presenza di ben undici canzoni, oltre ai singoli Alive, Even Flow, Jeremy e Oceans, la band pubblicò nel fortunato disco Once, Why Go, Black, Porch, Garden, Deep e Release.
I maggiori temi che contraddistinguono Ten sono la solitudine, la depressione, il suicidio e l'omicidio, tutti presenti in storie di personaggi differenti, che spesso richiamano fatti realmente accaduti. Non mancano inoltre riferimenti autobiografici che Eddie Vedder inserì nei suoi brani, basti pensare ad Alive in cui parla della scoperta sul suo padre naturale.
Tra tutti i brani spicca sicuramente il singolo Jeremy, tra l'altro vincitore di ben quattro premi agli MTV Video Musica Awards del 1993, quali Video Of The Year, Best Direction In A Video, Best Rock Video e Best Group Video.
L'espressiva voce di Eddie Vedder, spesso considerata molto vicina a quella di Jim Morrison a causa del cosidetto “growl”, e gli assoli di Mike McCready's in brani come Jeremy ed Alive, insieme ad alcuni richiami al punk e perché no al metal, hanno aiutato l'album a posizionarsi al 207° posto della classifica stilata da Rolling Stone sui 500 dischi migliori di sempre e in posizioni molto più alte di altre.
Anche qui dobbiamo portare all'attenzioni le diverse edizioni, per esempio in Europa il disco uscì con tre tracce in più, Wash, Dirty Frank e la versione live di Alive, mentre in Giappone erano presenti anche la cover di I've Got A Feeling dei Beatles e Masters/Slave. Non mancano le edizioni limitate, è giusto ricordare la vecchia cassetta, che in Europa aveva sulla copertina una foto della band, e le rimasterizzazioni. Il 24 Marzo 2009 infatti Ten fu ripubblicato in 4 edizioni contenenti i soliti extra, bonus tracks, note personali di Eddie Vedder, il vinile, una cassetta, il remix del disco ad opera di Brendan O'Brien, un LP del concerto che i Pearl Jam tennero il 20 Settembre 1992 al Magnuson Park di Seattle e il DVD della performance all'MTV Unplugged eseguita lo stesso anno.
L'impatto che questo disco ebbe in quegli anni, insieme al modo di porsi della band che ricordiamo era focalizzata completamente sui propri fan, ha fatto si che per molti Ten venga ricordato come il miglio album in assoluto dei Pearl Jam. Noi concludiamo con il singolo che più colpì e che tra tutti si guadagnò un successo maggiore.


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