venerdì 2 dicembre 2011

REWIND: ORGOGLIO E PREGIUDIZIO


Oggi per la nostra ormai solita rubrica Rewind abbiamo deciso di dedicarci ad un film che non risale poi così tanto ad un passato lontano e remoto, infatti fu reso edito nel 2005 e a dirigerlo fu Joe Wright, divenuto famoso anche per un altro grande lavoro, Espiazione.
Il film verso il quale abbiamo voluto porre le nostre attenzioni oggi è Orgoglio e Pregiudizio, che non solo ha colpito moltissime persone per la sua stupefacente resa cinematografica realistica rispetto al romanzo di Jane Austen, ma anche per la grandissima attenzione dei media, con tante nomination importanti e alcuni premi vinti.
Nel film troviamo tanti volti noti del cinema, partendo da Keira Knightley che interpreta proprio la protagonista dell’intera storia, Elizabeth Bennet, e a seguire l’incredibile talento indiscusso di Keira c’è Matthew Macfadyen che impersona in modo elegante il protagonista maschile, Mr. Fitzwilliam Darcy. Troviamo poi attori straordinari che vestono i panni di tutti gli altri protagonisti, Donald Sutherland, Rosamund Pike, Brenda Blethyn, Judi Dench, Tom Hollander.
La storia del romanzo così come della pellicola si incentra nella provincia inglese degli anni a cavallo tra il ‘700 e l’800 ed è cullata e curata fin nei minimi particolari scenici per non parlare anche dell’altissima qualità melodica data dalla colonna sonora che è arrivata a prendere un’ottima nomination all’Oscar.
Ma veniamo al racconto vero e proprio, che inizia con l’entrata in scena di un elegante uomo e i suoi amici nella cittadina di Longbourn dove risiede la famiglia Bennet con le loro cinque figlie. La madre di queste cinque ragazze aveva un sogno, cioè che tutte le figlie trovassero un buon partito da sposare, cosa che vede in Mr. Bingley, quel giovane arrivato da poco a Longbourn, straordinariamente bello, ricco, simpatico, con modi semplici e disinvolti. I diversi balli che si succedono in società aiutano la conoscenza tra Mr. Bingley e Jane Bennet, la sorella più grande, ammirata spesso per il suo carattere e personalità.
Ma allo stesso tempo c’è la conoscenza di Mr. Darcy, un uomo dai lineamenti bellissimi, apparentemente scontroso e antipatico, non amante delle danze e poco propenso a fare la conoscenza di persone se non di alta estrazione sociale. In contemporanea nasce una forte simpatia per Mr. Bingley e una forte avversione per Mr. Darcy. Da un lato quindi troviamo Jane ed Elizabeth, la seconda sorella, capace di capire le situazioni e prendere in base ad esse decisioni appropriate, agendo con razionalità, con un incredibile vivacità mentale arricchita con simpatia e franchezza. Entrambe interessate più ad un matrimonio d’amore che d’interesse. Ma oltre a loro ad occupare la scena ci sono anche le altre tre sorelle più giovani Mary, Lydia e Kitty. Il voler vedere le figlie sposate non rasenta solo un desiderio dato dalle regole di società ma anche un fattore puramente di rendita e reddito familiare legato ad un loro cugino, Mr, Collins che troverà moglie anziché in una delle sue cugine, nella loro vicina di casa Charlotte Lucas, un matrimonio altresì conveniente. Fa la comparsa in città anche il reggimento e con esso un personaggio, Mr. Wickam, che stringe un rapporto di simpatia con la stessa Elizabeth portandola a credere quanto la sua vita sia stata resa difficile da un vitalizio negato proprio da Mr. Darcy con il quale fin da bambini avevano condiviso tutto.
Questo non fa altro che far crescere l’avversione nei confronti di Mr. Darcy. Sembra invece imminente il matrimonio tra e Jane Mr. Bingley, ma per via di un’improvvisa partenza di quest’ultimo nulla sembra essere così deciso. Quando Elizabeth va a far visita alla sua amica Charlotte scopre con rammarico la presenza di Mr. Darcy, ospite della zia Lady De Bourgh, donna altezzosa, arrogante nonché protettrice dei Collins. Proprio in occasione di quell’incontro Elizabeth scopre che la partenza di Mr. Bingley era in parte dovuta a Mr. Darcy e quindi di conseguenza anche il dolore di Jane. Stupita ed arrabbiata riceve invece inaspettatamente la proposta di matrimonio da Mr. Darcy, che crede fin dall’inizio in una riuscita positiva, facendo leva sulla sua difficoltà di andare, per un sentimento, contro ogni convinzione sociale, alla sua inferiorità e all’imbarazzante famiglia.
Elizabeth rifiuta e gli rinfaccia tutto.
Una lettera successiva da lui stesso consegnatole l’aiuterà a far luce alla verità su Mr. Wickam e al suo inganno. Ma a travolgere la famiglia è proprio il gesto inaspettato di Lydia che in visita a Brighton scappa proprio con Wickam e a porre rimedi a questa piccola catastrofe familiare è proprio Mr. Darcy, che non solo va a cercarli, ma li fa sposare. Il lieto evento è vicino, infatti sia Mr. Bingley che Mr. Darcy finiscono per tornare e coronare finalmente in due matrimoni la loro avversa storia. I temi affrontati in questo film sono il matrimonio, i rapporti tra i due sessi e il ruolo della donna. Si da corpo all’orgoglio e al pregiudizio attraverso i personaggi principali Mr. Darcy ed Elizabeth, entrambi emblematici ma allo stesso tempo instancabilmente affascinanti. Elizabeth è l’esatto ritratto di come sarebbe dovuta essere una donna, diventanto quasi una vera icona di stile e comportamento per la sua personalità. Mr. Darcy invece è in parte tutto ciò che potrebbe essere criticato e poco apprezzato pensando all’epoca. L’orgoglio e il pregiudizio sono sentimenti molto forti per entrambi i personaggi, iniziale pregiudizio di Mr. Darcy e l’orgoglio di Elizabeth per poi arrivare al contrario, i quali vengono colmati alla fine dall’unica forza in grado di estinguerli….l’amore! Ebbene si, fondamentalmente, il tutto gira intorno all’amore, preso e ripreso sicuramente in modo originale e totalmente inaspettato. Forse una favola, ma che non è poi così distante dalla nostra realtà visti gli attuali “orgoglio” e “pregiudizio” che ancora oggi incorrono in tutti i rapporti tra di noi senza tante distinzioni! Quindi in sostanza possiamo dire che anche per i più restii al romanticismo un film del genere non potrebbe che far bene, perché un messaggio di fondo c’è ed è fin troppo chiaro reale e odierno!
Cosa c’è di meglio di un classico dei classici ottocenteschi per eccellenza, interpretato poi in modo esemplare? E poi rivolgendoci forse ad un pubblico più femminile…chi di voi in fondo in fondo non desidererebbe trovare un ipotetico ed adorabile Mr. Darcy? Noi ce ne siamo innamorate…ma si sa che i gusti son gusti :D


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