Il 20 maggio 2011 uscirà in Italia la tragicommedia diretta da Jodie Foster, The Beaver.
Il protagonista della storia è Walter Black (Mel Gibson) amministratore delegato di una grande compagnia di giocattoli che è sull’orlo del fallimento. Walter soffre di una forte e grave forma di depressione, e quando la moglie (Jodie Foster) lo caccia fuori di casa passa per un negozio di alcolici prima di tentare il suicidio in una stanza di un albergo. Mentre cammina la sua attenzione viene catturata da un bidone della spazzatura dove trova una marionetta un po’ malandata di un castoro che inizia ad animare.
Questo fatto in qualche modo lo salva e inizia una specie di redenzione surreale, lascia che il castoro parli e si esprima per lui. Diventa nel giro di poco tempo molto simpatico, un esplosione di energie e di idee nuove, tanto che riesce a riconquistare a poco a poco la fiducia sia nella sua vita lavorativa che nella sua famiglia. Ma questo castoro presto lo porterà a fare i conti con la realtà e con chi lo circonda.
È un film emozionante, che si presenta con un inizio un po’ forte ma che col passare del tempo riesce a far immedesimare il pubblico con i personaggi. La sceneggiatura è ben scritta e costruita, abbastanza complessa ma che arricchisce i personaggi in modo intelligente. Parte col raccontare la storia di un uomo che vive in un estremo della vita dove pensa che l’unica via d’uscita sia il suicidio per poi trovare una luce e conforto in una semplice marionetta che gli ridà un motivo e modo per continuare a vivere.
Un Mel Gibson spettacolare nella sua interpretazione, che centra il personaggio tormentato e profondamente depresso che riesce a dare attraverso un pupazzo una difesa e una risalita alla sua vita.
The Beaver è un film coraggioso che affronta i lati bui della vita, i momenti di malattia, di sconforto e depressione, e va a collocarsi in mezzo tra l’essere uno studio e una denuncia che la malattia non sempre si possa superare facilmente e senza aiuto e motivazione e uno slancio di fiducia e di recupero con qualche stravaganza.
La pellicola inoltre sarà proiettata e presentata fuori concorso al 64° Festival di Cannes.
Una storia che sicuramente farà riflettere e commuovere.
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