venerdì 29 luglio 2011

REWIND: NEVERMIND


Questo venerdì la nostra rubrica Rewind è targata Nirvana!
Racconteremo il loro album di maggior successo che li consacrò definitivamente, cioè Nervermind.
E' il 1991 quando esplode l'uragano "Nevermind", secondo album dei Nirvana, pubblicato dalla Geffen Records. L'obiettivo era quello di eguagliare "Goo", fortunato album dei Sonic Youth che aveva venduto circa 250.000 copie, ma superò ogni aspettativa. Già a Dicembre del 1991 Nevermind vendeva 400.000 copie alla settimana solo negli Stati Uniti, arrivando nel Gennaio 1992 a togliere il primato di Billboard a Dangerous di Michael Jackson.
Nevermind significa "non importa", "non pensarci", questo era il pensiero comune che univa i giovani di quel tempo delusi da quell'America targata George Bush, sopratutto per il fatto che nessuno avesse il coraggio di reagire o protestare.
Questo è il primo lavoro della band di Seattle in cui troviamo Dave Grohl (ora leader dei Foo Fighters) alla batteria, il quale fece fare un salto di qualità al gruppo per il suo modo di suonare, segnando così parte del successo della band.
Punto di forza dell'album, oltre al sound che riesce ad unire perfettamente ritmi duri del punk rock a ritmi più melodici, è l'intensità della voce con la quale Kurt Cobain interpreta i brani, un insieme di emozioni tra rabbia, dolore e tensione. Ed è proprio questo uno dei maggiori motivi per cui Nevermind caratterizzò e rappresentò un'intera generazione che intravedeva in Kurt Cobain una specie di portavoce.
Tra i fattori che contribuirono al successo planetario ci sono sicuramente la forte campagna promozionale e la continua programmazione in radio e su MTV del video del loro primo singolo "Smells Like Teen Spirit", ma questo ed i premi ricevuti non toccarono molto la band, addirittura Kurt Cobain qualche tempo dopo dichiarò di cominciare a stufarsi dell'album, il sound non lo soddisfaceva soprattutto per via di alcune intromissione della casa discografica.
Grande cult divenne la copertina per la sua originalità. L'ideatore dell'immagine è stato proprio il leader Kurt Cobain che rimase affascinato da un documentario riguardante il parto in acqua. L'innocenza del neonato potrebbe rappresentare gli stessi Nirvana poiché in quel periodo erano ancora semisconosciuti, mentre il particolare del dollaro attaccato ad un amo starebbe a simboleggiare metaforicamente la facilità con la quale i gruppi rock si lasciavano abbindolare da false promesse, ma anche l'innocenza di Cobain (il bambino) immerso in mondo alieno (l'acqua), con l'amo ed il dollaro come lancio verso una carriera artistica in svolta. All'uscita di Nevermind l'immagine della copertina sollevò alcune polemiche per il fatto che ritraesse un neonato nudo e in quell'occasione Kurt Cobain dichiarò "Se vi sconvolge tanto, sotto sotto, siete dei pedofili." La stessa copertina vent'anni anni dopo continua a far parlare, infatti secondo una notizia pubblicata da NME, Facebook aveva fatto togliere l'immagine pubblicata sulla pagina ufficiale dedicata ai Nirvana in occasione dell'anniversario di Nevermind, questo perché violava i termini d'uso. In realtà lo stesso sito proprio ieri ha pubblicato un post in cui Facebook smentiva tutta la storia ed effettivamente ad oggi l'immagine si trova nel profilo della band.
12 sono le tracce che compongono Nevermind, più una ghost track inserita alla fine, “Endless Nameless”.
Track d'apertura, nonchè canzone simbolo dell'album, è la famosissima ed amatissima "Smells Like Teen Spirit". Dal suono impetuoso e travolgente, alterna strofe caute a ritornelli in cui esplode una grande energia. Sicuramente uno dei più bei pezzi della storia del rock, tanto che lo troviamo al nono posto nella classifica delle 500 canzoni migliori della storia stilata da Rolling Stone.
Brano dallo stesso stile di "Smells Like Teen Spirit" è “In Bloom”. Le strofe sono attenuate per poi spiccare prima del ritornello in un boato in cui è decisivo anche il controcanto di Dave Grohl.
Grande successo ebbe anche “Come As You Are”, tanto che è il secondo singolo più venduto dei Nirvana. Nel 2004 è stato inserito nella classifica delle 500 canzoni immortali secondo la rivista Rolling Stone. Dall'atmosfera ansiosa ed immaginaria sembra portare l'ascoltatore o fan ad interpretare il testo piuttosto che limitarsi a cantarlo.
Più semplice ma che rimane comunque impresso è l'ultimo singolo dell'album “Lithium”, che starebbe a rappresentare un attacco alla religione.
Oltre a questi grandi singoli l'album contiene anche brani come “On A Plain, “Breed” e “Lounge Act”, scorrevoli e piacevoli, “Stay Away”, dai ritmi più sostenuti ma trascinante, “Territorial Pissings”, in cui domina il pungente punk. Un brano semplice e rilassante lo ritroviamo in “Polly”, registrato un anno prima rispetto agli altri con Chad Channing alla batteria, in cui, con un'ammaliante voce, Kurt Cobain racconta un fatto realmente accaduto.
L'album si chiude con “Something by the way”, una delicata ballad autobiografica che si distacca dallo stile dell'album, ma comunque un pezzo appropriato per la chiusura.
Da Nervermind sono derivate tre pubblicazioni ufficiali: un disco promozionale uscito nel 1992 intitolato “Nevermind It's An Interview” e un documentario in DVD pubblicato nel 2005 dal titolo “Nevermind – Classic Albums”, il quale contiene interviste foto e performance che documentano la storia della produzione del disco. Infine è fresco di questi giorni un articolo di Rockol secondo il quale il 19 Settembre 2011 per celebrare il ventennale dell'uscita di Nevermind verrà messo in vendita anche un cofanetto deluxe, che conterrà due cd, e un super deluxe in edizione limitata, composto da un DVD contenente il concerto tenutosi a Seattle per la BBC, e quattro CD contenenti il disco rimasterizzato, provini, rarità, b-side, la versione di Nevemind "Devonshire Mixes" e la prima ufficiale, tutto ad opera di Butch Vig.
Un'album sicuramente raro ed unico che ha segnato un capitolo nella storia della musica, diventando uno dei dischi più venduti del XX secolo, tant'è che attualmente si calcolano oltre 30 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
La chiusura di questo il rewind la dedichiamo alla canzone simbolo per eccellenza che ha fatto la storia dei Nirvana e che continua a vivere nel tempo, "Smells Like Teen Spirit".


Nessun commento:

Posta un commento