Era inevitabile, considerati gli ultimi trascorsi non potevamo non toccare questo argomento, diciamo che un incidente potrebbe anche capitare, ma quando nel giro di un mese a collassare sono diversi palchi in location lontane l'una dall'altra allora iniziamo tutti a porci delle domande, non è possibile installare strutture migliori e soprattutto sfruttare zone più sicure?
L'ultimo terribile episodio si è verificato proprio Giovedì pomeriggio in Belgio, al Pukkelpop Festival tenutosi ad Hasselt. Sembrerebbe che a causa di una tempesta gli alberi che circondavano lo Chateau Stage siano caduti su di esso causandone il collasso e a quanto pare non è stato l'unico palco danneggiato, stessa sorte è capitata allo Shelter Stage. Il risultato? Cinque persone hanno perso la vita e in molti sono rimasti feriti.
Neanche una settimana prima tutto il mondo è rimasto scioccato alla notizia della tragedia avvenuta all'Indiana Stait Fair di Indianapolis, dove si sarebbero dovuti esibire gli Sugarland. Anche qui si sono verificate fortissime raffiche di vento che, dopo la performance di Sara Bareilles, hanno subito iniziato a far oscillare l'intera struttura sopra il palco, crollata poco dopo sul pubblico. Chi ha visto le immagini da brividi diffuse online sa che il bilancio dei morti non si fermerà a sei, complice il numero elevato dei gravemente feriti.
Sempre la scorsa settimana si è verificato un altro incidente negli Stati Uniti, questa volta a Tulsa, nell'Oklahoma, durante un concerto dei Flaming Lips. Il temporale ha fatto prima sospendere il concerto, poi quando si è alzato un forte vento la scenografia è crollata verso il backstage, per fortuna però questa volta senza causare feriti.
Altro evento che ha scioccato tutti è quello accaduto un mese fa in Canada, più precisamente ad Ottawa in occasione dell'Ottawa Bluefest. Durante la performance dei Cheap Trick il palco è stato abbattuto sempre a causa del forte vento, la band ha giusto fatto in tempo a fuggire ma purtroppo le persone rimaste ferite non possono dire lo stesso e ovviamente in molti hanno avuto attacchi di panico.
Tutto ciò è accaduto all'estero nel giro di un solo mese, ma se guardiamo indietro anche l'Italia ha avuto i suoi casi, basti pensare a due delle edizioni dell'Heineken Jammin' Festival svoltesi a Venezia, nel 2007 le condizioni avverse hanno fatto sì che le torri crollassero provocando diversi feriti, tant'è che il festival fu del tutto annullato, mentre lo scorso anno la seconda serata è stata vittima di un nubifragio ma per fortuna non è accaduto nulla di grave, a parte i diversi attacchi di panico ai quali abbiamo purtroppo assistito.
Siamo d'accordo sul fatto che per la maggior parte dei casi questi fenomeni sono improvvisi, lo scorso anno eravamo a Venezia e dopo aver passato diverse ore sotto il sole cocente e un cielo privo di nuvole, nel giro di pochi minuti ci siamo ritrovate a correre sotto acqua e grandine insieme a migliaia di altre persone in cerca di un riparo. Però crediamo sia abbastanza normale iniziare a porsi alcune domande, sempre prendendo in considerazione il festival italiano si può dire che fin quando si teneva ad Imola non ci sono stati grandissimi problemi, da quando si è spostato al Parco San Giuliano invece si sono verificati già due casi di tempesta. Magari allora se questi eventi si spostassero in luoghi più idonei e non avvezzi a sorprese meteorologiche si potrebbero limitare incidenti di questo tipo.
Guardando le immagini si capisce che ciò che è accaduto in Belgio giovedì non capita molto spesso, però il crollo del palco sembrerebbe essere causato più che altro dagli alberi intorno, chissà se sfruttando zone prive di ostacoli di questo tipo in caso di emergenze come queste i risultati sarebbero gli stessi?
Ovviamente parliamo da ignoranti, però dopo questi risultati crediamo sia d'obbligo per chi di dovere iniziare a pensare a qualche alternativa e a come evitare episodi così gravi. Fin quando non si fa male nessuno è anche accettabile, ma quando si verificano tutte queste morti in così poco tempo è inevitabile cercare di chiarire i molti dubbi che assalgono tutti noi e di trovare soluzioni in grado di evitare queste tragedie. Nel frattempo non ci resta che esprimere il nostro dispiacere ed unirci alla solidarietà di tutti nei confronti delle vittime e delle loro famiglie.
Immagine presa da Billboard
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