Dopo quasi un anno di trepidante attesa per tutti i loro fan sono tornati a suonare ed esibirsi su un palco romano gli Hopes Die Last, e noi abbiamo avuto l’opportunità di incontrarli per poterci scambiare qualche chiacchiera, scoprendo poi che oltre ad essere una band con uno spiccato talento, sono anche dei ragazzi molto disponibili e simpatici.
Gli Hopes Die Last sono cinque ragazzi romani, Daniele Tofani (scream), Marco “Becko” Calanca (voce/basso), Marco Mantovani (chitarra/voce), Luigi Magliocca (chitarra), Ivan Panella (batteria), e hanno cominciato ad intraprendere questo progetto tra il 2006 e il 2007. Il loro suono ha un impronta stilistica decisamente post-hardcore, e fin da subito il loro modo di esibirsi e la loro bravura, nonostante la giovane età, ha fatto si che diventassero nel panorama italiano, ma anche a livello internazionale, un gruppo importante e molto conosciuto della scena musicale degli ultimi anni. Sono partiti con il loro primo Ep “Aim For Tomorrow” seguito dopo qualche tempo da un altro Ep “Your Face Down Now”, entrambi contenenti 6 brani ciascuno, fino poi ad arrivare al loro album d’esordio “Six Years Home” rilasciato dalla Wynona Records e contenente 10 brani.
Il disco si dimostra essere un gran bel lavoro, con un sapiente mix di influenze e sfumature ed elementi che fin dagli esordi avevano caratterizzato la loro musica, una padronanza stilistica, tecnica strumentale e con un sapiente alternarsi tra le parti scream e più melodiche rendono il Cd eccellente.
Analizzato per intero risulta essere di alta qualità e davvero convincente, lasciando l’ascoltatore sbalordito. Durante l’intervista i ragazzi ci hanno svelato le differenze e le loro impressioni durante i loro tour, mettendo in luce il paragone tra i palchi italiani ed esteri.
Gli abbiamo chiesto di raccontare qualche divertente esperienza durante i loro spostamenti tra una tappa e l’altra dei loro tour, ed oltre alle situazioni più comiche ed esilaranti si è aggiunto il racconto di un episodio non molto entusiasmante, come il tentato furto del loro furgone durante una data in Svezia, con il quale hanno davvero rischiato di perdere tutte le indispensabili strumentazioni e come abbiamo detto nell’intervista sarebbe stata davvero una “pezza” per tutti! Hanno svelato la curiosa, ma decisamente azzeccata, scelta della cover uscita qualche mese fa di Katy Perry “Firework”, e contrariamente a tante voci che volevano che fosse una semplice trovata pubblicitaria e modaiola, si sono semplicemente trovati a sceglierla con casualità e con la voglia di divertire e far ascoltare la loro musica.
Ed a concludere il tutto le diverse news riguardanti l’uscita del loro nuovo album, che sarà edito a settembre, dove li ritroveremo con suoni più forti ed aggressivi rispetto ai precedenti lavori. Ma per poter sapere di più e magari farvi anche qualche risata vi lasciamo all’intervista completa!
Originali, credibili, con un forte carisma e quella giusta carica di adrenalina, questi sono gli Hopes Die Last!
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