sabato 11 giugno 2011

INTERVISTA A FRANCESCO VENDITTI


Giovedì pomeriggio abbiamo avuto il piacere di intervistare un grande attore italiano, Francesco Venditti.  Ci ha dedicato alcuni minuti durante i quali abbiamo parlato dei suoi progetti passati, di quelli presenti e futuri. Si è dimostrato essere una persona davvero disponibile, la chiacchierata intrapresa con lui ci ha portato a scoprire molti dettagli e aneddoti interessanti riguardo non solo la sua persona ma anche la sua carriera e i suoi lavori.
Francesco Venditti, classe ’76, è nato a Roma e nonostante la sua giovane età vanta già un’ampia carrellata di grandi collaborazioni e interpretazioni non solo a livello cinematografico ma anche in teatro e nel mondo del doppiaggio, senza dimenticare le fiction televisive, insomma un artista completo che dimostra ogni volta di più il suo talento e la sua dimestichezza con il mestiere. 
Lo ricorderete sicuramente per i suoi molteplici ruoli, dall'esordio in “Vite strozzate” per la regia di Ricky Tognazzi, in “Camere da letto”, in “Io no” sempre diretto da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, senza tralasciare ovviamente “Romanzo Criminale” di Michele Placido, “Gas” di Alexandra La Capria e Luciano Melchionna fino ad arrivare al più recente “Polvere” di Massimiliano D’Epiro e Danilo Proietti.
Ma a dare visibilità, oltre al mondo cinematografico, ci sono state anche serie tv come “Caro maestro 2” e “Una donna per amico” tra il 1998 e 1999, “Lo zio d’America” nel 2002, il 2006 invece lo vede interpetare un ruolo ne “La freccia nera” per la regia di Fabrizio Costa, mentre più recenti sono “Questa è la mia terra” e “Amore proibito”.
Come abbiamo già detto Francesco è un artista a tutto campo, tanto che ha prestato la sua voce a illustri personaggi tra i quali Adrian Garnier ne “Il diavolo veste Prada”, Michael Pitt in “Ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa”, a James Mc Avoy, Peter Facinelli, Giovanni Ribisi, Hayden  Christensen e tanti altri. 
Durante l’intervista ci ha parlato delle sue esperienze nel campo cinematografico e del rapporto splendido che ogni volta si instaura sui set sia con i suoi colleghi che con i registi e sceneggiatori. Gli abbiamo chiesto della differenza che ha provato nel lavorare a stretto contatto con Simona Izzo, sua madre, rispetto agli altri impegni ai quali si è dedicato, ha paragonato questa splendida esperienza ad un viaggio, un’occasione bella di incontrarsi e confrontarsi con sua madre su un altro mondo completamente diverso, con tutte le differenze del caso date dal rapporto professionale tra attore e regista.
Per quanto riguarda i suoi progetti futuri gli abbiamo chiesto qualche informazione e impressione in più riguardo due film, “Cinque” per la regia di Francesco Dominedò in uscita il prossimo 24 Giugno e “Sleeplees” di Maddalena De Panfilis, per i quali si è dimostrato entusiasta del lavoro....anche noi naturalmente non vediamo l’ora di poterli vedere!
Sul fronte televisivo invece abbiamo parlato di “Roma nuda”, nel quale si è trovato a recitare al fianco di un pilastro del cinema, Thomas Milian, con la regia di Giuseppe Ferrara, questo progetto per lui è stato uno dei viaggi più belli dal punto di vista sia lavorativo che intellettuale poiché ha potuto lavorare con persone di eccelsa bravura interpretando un personaggio all’apparenza non molto facile, un boss. Si è preparato per il ruolo attraverso una specie di full immersion in quello che era stata la sua vita, scoprendo naturalmente che non era sicuramente una persona per bene, ma che nel suo piccolo aveva comunque aiutato moltissime persone, che dietro un uomo, un boss romantico che al posto della pistola usava i pugni, c’era un mondo molto più complesso e profondo. 
Francesco ci ha anche esposto le sue impressioni riguardo a “Sei giorni sulla terra”, con la regia di Varo Venturi, lungometraggio al quale ha partecipato che è stato inoltre selezionato per la 33° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Mosca.
Visti i molti campi dei quali si occupa gli abbiamo chiesto in quale si trovasse più a suo agio, scoprendo così che Francesco preferisce nettamente il teatro poiché secondo il suo giudizio è la cosa che più si avvicina al significato di fare l’attore a tutto tondo, il rapporto con il diventare piuttosto che con l'interpretare un ruolo è la cosa che più ama. Proprio a proposito di teatro abbiamo ricordato insieme “La fine della fiera” nel quale ricopre anche il ruolo di produttore teatrale. Ci ha raccontato la sua esperienza e la nascita della compagnia FormiQuattro, quattro formiche, ovvero lui, Riccardo Scarafoni,  Veruska Rossi e Sabatucci Fabrizio, i quali per ricordare Daniele Formica, scomparso lo scorso anno, hanno deciso insieme di far prendere vita a questo progetto che li vedrà ancora protagonisti in futuro.
Dopo questa totale e piacevole immersione nella vita di Francesco Venditti non ci rimane che lasciarvi gustare la sua intervista....speriamo di avervi fatto venire la voglia di andare a vedere o rivedere i suoi film e attendere i suoi nuovi progetti con più enfasi ed emozione!
Dopotutto che era un vero talento già ve lo avevamo detto no?!  ;D


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